Il Governo frana: dopo il flop su tasse, Alitalia e Ilva, ora è scontro sul Mes

Il premier ostenta ottimismo, ma la situazione sembra ormai giunta al capolinea. Conte dovrà riferire in Parlamento sul Fondo salva-Stati

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse in foto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

ROMA – Il Governo frana e non per le abbondanti piogge dei giorni scorsi che hanno messo in ginocchio il Paese. Ma per la fragilità di un esecutivo rabberciato nelle stanze di Palazzo Chigi, una struttura estremamente debole sui cui hanno posizionato le poltrone Pd e M5S. Le crepe sono sempre più evidenti. E dopo i flop su tasse, Alitalia e Ilva, ora è il Mes, il famigerato fondo salva-Stati a far discutere. Conte dovrà riferire in Parlamento, ma la tensione è alta. Stasera vertice a Palazzo Chigi all’ora di cena.

Conte in Parlamento

Domani 2 dicembre è il giorno in cui ‘Giuseppi Conte’, come lo ha chiamato Trump, dovrà riferire in Parlamento sul tanto contestato Mes, il fondo salva-Stati che andrà “in soccorso delle banche tedesche a danno del nostro Paese e degli italiani, sottolinea il leader leghista Matteo Salvini”. Ma il Premier ostenta ottimismo: “Il governo è saldo – dice – lunedì spazziamo via le chiacchiere”. Ma i dem chiedono “credibilità” e gli alleati 5S “invitano a mettersi al tavolo e decidere come cambiarlo”.

Salvini duro

E dall’opposizione, il leader leghista non le manda a dire: “Il Mes ruba ai risparmiatori italiani per finanziare le banche tedesche: il Premier deve dimettersi”.

Giuseppi alle strette

“Ogni volta, a ogni passaggio un po’ delicato, si ragiona sempre del rischio del governo. Questo governo andrà avanti – ha dichiarato -. Il Paese ha tante urgenze, tanti problemi da risolvere. Lunedì spazzerò via le chiacchiere”. Ed esorta alla pazienza: “Lunedì passerò in Parlamento e metteremo tutti i tasselli al loro posto e inizieremo a spazzare via tutte le fesserie che sono state dette, ne ho ascoltate tante. Sono molto paziente ma il momento in cui dovremo spazzare via le chiacchiere che sono state fatte, sarà lunedì”.

Il popolo sovrano?

Conte fa appello al popolo sovrano, quel popolo accuratamente bypassato nelle stanze di Palazzo Chigi con l’avvallo del Presidente della Repubblica evitando le elezioni che avrebbero portato alla vittoria certa del centrodestra con la Lega di Matteo Salvini davanti a tutti: “Ci confronteremo serenamente con il Parlamento come è giusto che sia, nel rispetto delle Istituzioni sovrane e dei cittadini. Ricordatevi sempre che se la politica anziché con la ‘P’ maiuscola si comporta con la ‘P’ minuscola, poi cala la fiducia nella classe dirigente, nella classe politica. Questo – ha concluso – non riguarda solo la maggioranza ma anche le opposizioni. Alle opposizioni chiedo sempre di essere serie, dure anche aspre con il governo e con le forze di maggioranza, ma sempre di essere credibili. Quando ci sono menzogne queste fanno male a loro stesse e a tutta la politica, alla democrazia”

Domenica in.. Palazzo Chigi

Stasera vertice domenicale all’ora di cena per discutere sul Mes. E i grillini esortano gli alleati dem a collaborare: “Nonostante la nostra contrarietà ai principi che caratterizzano quel fondo – dicono – il M5s sta cercando di avere un approccio costruttivo e volto a trovare una intesa. Consigliamo al Pd di lavorare con noi ad un punto di intesa. Tutti sanno che il Mes è modificabile ed emendabile. Quindi mettiamoci al lavoro, miglioriamo la riforma e facciamoci rispettare in Europa. A noi sembra che la credibilità come Stato l’abbiamo persa quando si firmava qualsiasi cosa per compiacere qualche euro-burocrate. Bene, quell’epoca è finita”.

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