Il Movimento scricchiola sotto il peso della politica salviniana

Gallo: “La linea di Salvini non sta funzionando”

ROMA – La linea dura di Matteo Salvini sul caso migranti della Diciotti è un banco di prova per la tenuta del M5S. Mentre il vicepremier Luigi Di Maio appoggia incondizionatamente il leghista c’è una parte del Movimento che inizia a mostrare la propria insofferenza rispetto alle posizioni intransigenti assunte dal ministro dell’Interno.

L’antefatto

Qualche giorno fa, lo scontro tra il presidente della Camera Roberto Fico e Salvini sul caso Diciotti, con il primo che spingeva per lo sbarco dei 150 migranti e il secondo che lo ammoniva dicendo “Io faccio il ministro e tu il presidente della Camera”, ha creato una lacerazione all’interno del M5S con Di Maio costretto a definire le posizioni di Fico come ‘personali’.

Il dissenso coraggioso degli ‘ortodossi’

Dopo Fico, oggi è il deputato Luigi Gallo a dissociarsi dalla posizione ufficiale del governo pentaleghista. “La linea di Salvini non sta funzionando – scrive in un post – Serve a mostrare i muscoli, secondo alcuni, alimenta rancori ed odio, secondo tanti altri come me, oltre a non essere degno sotto al profilo umano di un Paese civile e di uno Stato di diritto come il nostro alimenta sofferenze ai deboli per colpire i potenti, non ha alcun senso. Ci vogliono strategie diverse – e ancora – Si può riscrivere il trattato di Dublino, tutto il resto è solo una lunga campagna elettorale fino alle europee”. Un attacco frontale all’alleato di governo.

Movimento in bilico, ma governo unito

O almeno così la pensa il sottosegretario grillino all’Interno Carlo Sibilia che attacca il Pd e le opposizioni. “Il governo è unito – dice – Abbiamo un esecutivo con ampio consenso perché interpreta le necessità della gente. Il nemico non è il Viminale ma chi indossa ipocrite magliette rosse per i migranti e poi fa affari con gli aguzzini che speculano sulla manutenzione delle autostrade italiane”. Il pentastellato non risparmia critiche all’Ue. “L’Europa – spiega – disincentiva alla solidarietà – la stoccata – In primis la Commissione Europea se ne frega di risolvere un problema che è principalmente loro. Vuoi far scendere persone non identificate magari per curarle? Te le tieni! Questo gioco non può funzionare”.

Dialettica interna o spaccatura?

Sull’immigrazione il M5S scricchiola. Se si tratta di semplice e normale dibattito interno o di lacerazione si capirà col tempo. Per ora sembra evidente che la ‘fedeltà’ di Di Maio a Salvini su posizioni non condivise da diversi pentastellati, crea imbarazzo oltre che indignazione tra gli ortodossi del Movimento.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome