Il padre rapisce le figlie e uccide una di loro, ritrovato il cadavere in mare

E' stato ritrovato sul fondale del mare vicino alle isole Canarie il cadavere di una delle due sorelle sequestrate dal padre settimane fa, la cui scomparsa era stata denunciata dalla madre.

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane

MADRID (Spagna) – E’ stato ritrovato sul fondale del mare vicino alle isole Canarie il cadavere di una delle due sorelle sequestrate dal padre settimane fa, la cui scomparsa era stata denunciata dalla madre. I medici legali hanno confermato che il corpo, che era chiuso in una borsa e legato a un’ancora a una profondità di circa mille metri, è quello di Olivia, 6 anni. Una borsa simile, ma vuota, è stata trovata a poca distanza da un mezzo per la ricerca oceanografica, ha fatto sapere la Guardia civile spagnola. La ricerca della sorella Anna, di 1 anno, e del padre Tomas Gimeno, prosegue. L’uomo e le bambine erano scomparse il 27 aprile a Tenerife; Beatriz Zimmermann, divorziata dal lui, ha raccontato che l’ex marito le aveva annunciato non avrebbe mai più rivisto le figlie. Gli investigatori avevano lanciato una massiccia ricerca a terra e in mare, allargando la zona dopo che l’imbarcazione di Gimeno era stata ritrovata vuota alla deriva in mare. Anche l’Interpol ha partecipato, pubblicando le fotografie delle due bambine e diffondendo “avvisi gialli” per la ricerca di persone scomparse.

La donna ha pubblicato online vari video delle bambine, nella speranza che contribuissero a ritrovarle. Le autorità regionali e nazionali hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. “Non posso immaginare il dolore della madre delle piccole Anna e Olivia. Il mio abbraccio, l’amore mio e della mia famiglia, che oggi è vicina a Beatriz e ai suoi cari”, ha twittato il premier Pedro Sanchez. Le organizzazioni per i diritti delle donne hanno convocato proteste in tutta la Spagna, per portare l’attenzione sull’aumento delle violenze contro le donne, commesse anche usando i figli contro di loro.

(LaPresse/AP)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome