Il ras della droga Belvedere latitante da 4 mesi, si segue la pista della Spagna

E’ ritenuto il capo e promotore dell’associazione per lo spaccio

CASERTA – Le ricerche per assicurarlo alla giustizia sono state vane. I previsti tentativi e gli accessi presso il suo domicilio e nei luoghi da lui abitualmente frequentati sono stati portati a termine invano. Il gip ha firmato il decreto di latitante per il giovane ras di cui si sono perse le tracce ufficialmente dallo scorso 28 novembre. Un provvedimento che estende anche ad altre forze di polizia giudiziaria le ricerche del latitante da quasi 4 mesi e che soprattutto permette di intessere rapporti di cooperazione con forze di polizia estere. E’ ritenuto il capo e promotore dell’associazione.

Ma di Luigi Belvedere, 28 anni, della frazione Ercole di Caserta, si sono perse le tracce. Sfuggì alla retata che portò all’arresto di dodici persone nell’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli affidata ai carabinieri di Caserta. Un’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti quella ipotizzata dall’Antimafia di Napoli (sostituto procuratore Luigi Landolfi) che aveva la base in via Caprio Maddaloni a San Clemente presso il circolo Sport Club giovanile che attirava acquirenti da tutto l’hinterland. Per gli inquirenti Belvedere si trova fuori dai confini nazionali. Forse in Spagna. L’attività investigativa, avviata nel novembre 2016 e focalizzata sulle dinamiche di spaccio di stupefacenti della città di Caserta, ha permesso di accertare l’operatività di una gang dedita allo spaccio nonché di individuare il canale di approvvigionamento della droga trattata (cocaina, crack e hashish) proveniente principalmente da Caivano.

Nel corso delle indagini è emerso anche un caso di tentato furto. Era il 20 febbraio del 2017 e l’episodio è contestato a Luigi Belvedere, Gaetano Ferrante e Antonio Amato, altri due indagati nella stessa inchiesta. Il raid avvenne in un negozio in via Caprio Maddaloni, la stessa strada ubicata a San Clemente in cui si trovava il circolo sportivo che fungeva da base di spaccio per la gang. Difficile scovare Belvedere che potrebbe tenersi in contatto con i suoi sodali attraverso i canali social difficilmente rintracciabili. Al setaccio vengono passati diversi profili social ma è plausibile che Belvedere si tenga in contatto con qualche fedelissimo a Caserta con Messenger magari celato sotto un profilo anonimo, a prima vista innocente.

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