Ilva, Labriola: basta bugie, Di Maio renda pubblico piano ambientale

“Sull’ Ilva Di Maio abbia il coraggio di dirci come stanno le cose, basta bugie sulla pelle dei tarantini. Il parere dell’Avvocatura dello Stato e dell’Anac rimandano alla responsabilità politica la chiusura dello stabilimento. "

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Roma, 9 set. (LaPresse) – “Sull’ Ilva Di Maio abbia il coraggio di dirci come stanno le cose, basta bugie sulla pelle dei tarantini. Il parere dell’Avvocatura dello Stato e dell’Anac rimandano alla responsabilità politica la chiusura dello stabilimento. Responsabilità, appunto, declinata da Di Maio con il teatrino costruito ad hoc per creare alibi per il cambio di idea o meglio la presa di coscienza, arrivata tardiva, che Ilva non può chiudere, improvvisando soluzioni bizzarre di parchi giochi o prati verdi. Il M5S ha mentito in campagna elettorale paventando la chiusura.

dunque

I risultati elettorali sarebbero stati diversi se il confronto fosse avvenuto su come uscire da una emergenza di dimensioni enormi. Di Maio non ci dica che ha ottenuto il massimo perché offende l’intelligenza dei cittadini di Taranto. Sia chiaro e non scordi di dire che Ilva non si può ambientalizzare, sia trasparente, renda pubblico il piano ambientale e il parere del Ministro dell’ambiente e non scappi dal confronto. Ai tarantini preoccupa cosa respirano, i fumi non convogliati che hanno effetti cancerogeni come ipa, pcb, diossine. In attesa che il ministro si svegli dal letargo, annuncio che a breve depositerò una mia proposta di legge con coperture finanziare e tempi certi per il ‘risarcimento’ di Taranto”. Lo afferma, in una nota, Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.

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