Incontro tra Fedriga e Gravina: “Lo sport e il calcio servono per la ripartenza”

"Lo sport è fondamentale per la crescita dei giovani, soprattutto sul piano dei valori, perché insegna l'importanza del sacrificio e il saper accettare le sconfitte"

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse Nella foto: il Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga

TRIESTE – “Lo sport è fondamentale per la crescita dei giovani, soprattutto sul piano dei valori, perché insegna l’importanza del sacrificio e il saper accettare le sconfitte. Per questo il nostro impegno come Amministrazione, ancora di più dopo il Covid, è fortemente direzionato nel cercare di sostenere la pratica sportiva attraverso un lavoro costante sull’impiantistica e la collaborazione con le società e le federazioni”.

Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso dell’incontro con il presidente della Federazione italiana gioco calcio Gabriele Gravina che si è tenuto ieri sera nel Palazzo della Regione a Trieste e al quale ha partecipato anche il presidente del Comitato Figc FVG, Ermes Canciani.

Lo stesso Fedriga, consapevole del danno economico subito a causa dalla pandemia dal mondo del calcio, ha auspicato quanto prima un ritorno del pubblico negli stadi, in maniera graduale e sicura, ma in allineamento con quanto accade già per gli spettacoli dal vivo.

Come ha sottolineato il governatore, il Covid non ha comportato solo una perdita sul piano finanziario, ma anche su quello del numero dei praticanti, in special modo nei settori giovanili. “Una conseguenza – ha detto – determinata dalle chiusure, che hanno penalizzato in particolar modo gli sport di squadra”.

 A tal riguardo il presidente Gravina ha rimarcato la difficoltà di recuperare coloro i quali hanno lasciato l’attività agonistica e che quindi uno degli obiettivi della Federazione sarà proprio quello di far ritornare sui campi di calcio quei praticanti che dopo l’emergenza si sono allontanati.

Il presidente del Comitato della Fgci regionale, Ermes Canciani, ha evidenziato il rapporto proficuo con l’Amministrazione regionale ricordando come il Friuli Venezia Giulia sia stata la prima Regione a organizzarsi con un protocollo sanitario per il ritorno dell’attività calcistica dopo la prima ondata, oltre ad aver erogato 4 milioni di euro per le sanificazioni degli impianti.

Infine si è parlato dell’ipotesi, condizionata dal superamento di alcuni problemi tecnici “non insormontabili” dello stadio Nereo Rocco, di un possibile ritorno della nazionale italiana a Trieste per una partita delle qualificazioni al prossimo mondiale del 2022 in Qatar.

(LaPresse)

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