Ira di Trump contro il voto della Camera per limitare i suoi poteri contro l’Iran

Ira di Donald Trump contro il voto fissato per oggi alla Camera Usa da Nancy Pelosi per limitare la possibilità di intervento del presidente contro l'Iran.

(AP Photo/ Evan Vucci)

WASHINGTON – Ira di Donald Trump contro il voto fissato per oggi alla Camera Usa da Nancy Pelosi per limitare la possibilità di intervento del presidente contro l’Iran. “PERSECUZIONE DEL PRESIDENTE”, ha twittato Trump. “Spero che tutti i repubblicani della Camera votino contro la risoluzione della Pazza Nancy Pelosi sui poteri di guerra”, ha scritto il presidente Usa. Poi ha aggiunto: “Ricordate anche la sua fretta nell’ottenere il voto sulla Bufala dell’Impeachment. Bene, non ha mai mandato gli articoli al Senato. Solo un’altra frode dei democratici”. I Dem hanno criticato Trump per non avere consultato i leader del Congresso prima di ordinare l’attacco aereo con droni del 3 gennaio che ha ucciso a Baghdad, in Iraq, il generale iraniano Qassem Soleimani.

Le dichiarazioni di Pelosi

Nell’annunciare il voto della Camera di oggi per limitare i poteri di guerra del presidente, la speaker Pelosi ha affermato che il raid contro Soleimani è stato “provocatorio e sproporzionato”. Pare che la risoluzione Dem vada in contro a una solida opposizione dei repubblicani. E non è chiaro se il voto sia un passo per legare le mani a Trump sull’Iran o più un gesto simbolico di opposizione da parte dei democratici. È inoltre improbabile che il Senato, in mano ai repubblicani, approvi il testo. L’amministrazione Trump ha aggiornato i deputati mercoledì sulle sue azioni in Iran: i Dem e almeno due repubblicani si sono detti insoddisfatti dei briefing. Per i democratici, l’amministrazione non ha fornito prove sufficienti sul fatto che Soleimani costituisse una minaccia imminente, tale da giustificare l’attacco Usa.

Le giustificazioni di Pence

Il vice presidente Usa, Mike Pence, parlando stamattina in interviste tv, ha detto che Soleimani “stava viaggiando nella regione pianificando un attacco contro personale americano e forze americane”. Ha aggiunto che non è possibile condividere tutti i dettagli delle informazioni di intelligence con i deputati. “Quando si tratta di informazioni di intelligence, dobbiamo proteggere fonti e metodi. C’è solo una parte che possiamo condividere con tutti i membri del Congresso”, ha detto Pence al programma ‘Good Morning America’ di Abc. “Ma chi di noi ha visto tutte le prove sa che era un caso di minaccia imminente contro personale americano”, ha aggiunto.

LaPresse

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