Iran, aereo militare si schianta sull’aeroporto: 15 morti

Soltanto il pilota del velivolo è sopravvissuto al disastro

TEHERAN – Disastro aereo a Karaj in Iran: 15 persone hanno perso al vita vicino l’aeroporto di Fath, non lontano da Teheran. Un aereo dell’esercito iraniano si è schiantato contro uno dei muri di cinta dello scalo aviario per poi andare a impattare contro un edificio residenziale. Dei 16 passeggeri che si trovavano a bordo 15 sono morti: soltanto il pilota del velivolo è sopravvissuto al disastro. Secondo quanto riferito da Pirhossein Kolivand, capo del dipartimento delle emergenze, all’origine dello schianto ci sarebbe un errore del pilota nell’individuare l’aeroporto in cui atterrare.

L’errore tragico del pilota, Kolivand: “Il pilota è atterrato nell’aeroporto sbagliato”

A fare chiarezza sull’incidente il dipartimento per le emergenze. Il capo Pirhossein Kolivand ha spiegato che il pilota dell’aereo avrebbe inizialmente sbagliato la destinazione. Diretto verso l’aeroporto sbagliato avrebbe poi perso il controllo del velivolo. Il cargo si sarebbe perciò schiantato su uno dei muri di cinta dell’aeroporto. La carcassa del velivolo si è poi diretta per forze d’inerzia verso un condominio residenziale, colpendo l’edificio e prendendo fuoco. “Un Boeing 707 che trasportava carne da Bishek in Kirghizistan ha avuto oggi un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Fath. – ha dichiarato invece in una nota l’esercito – L’aereo volava verso l’aeroporto di Payam. Il pilota del volo è stato portato subito in ospedale”.

Cieli di sangue, la sequenza di disastri aerei in Iran

Non si tratta del primo incidente aereo in Iran, anzi. E’ una sequenza insolitamente lunga quella che riguarda i velivoli precipitati nello Stato. Uno dei disastri più sanguinosi quello del lontano 2011. Un Boeing 727 partito dalla capitale irianiana di Teheran si schiantò al suolo, uccidendo 77 persone. A febbraio del 2018 un aereo della compagnia iraniana Aseman precipitò invece sul monte Denam. Delle 66 persone a bordo non ci furono sopravvissuti. Una scia di sangue sui cieli dell’Iran che non sembra in procinto di fermarsi.

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