Israele, raid a Jenin in Cisgiordania: 3 morti e 7 feriti

MILANO – Prosegue la guerra in Medioriente. Israele “sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo” mentre combatte Hamas a Gaza, anche lanciando volantini che li avvertono di fuggire, ma i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime “non hanno avuto successo”. Lo ha affermato Benjamin Netanyahu. L’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato in una struttura adiacente l’ospedale di al Shifa a Gaza City, il corpo di Noa Marciano, la soldatessa 19enne presa in ostaggio da Hamas. Secondo fonti palestinesi, nella città di Jenin in Cisgiordania, tre persone sono state uccise e altre sette ferite durante un’operazione militare israeliana. L’allarme dell’Onu: “I civili di Gaza rischiano di morire fame poiché cibo e acqua sono diventati “praticamente inesistenti”. Gli Usa: “Vogliamo che più carburanti entrino nella Striscia”. Blinken ha chiesto a Israele di adottare misure “urgenti” per porre fine alla violenza dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, affermano che, nella notte, tre persone sono state uccise e sette ferite durante un’operazione militare israeliana. Due delle persone uccise appartenevano ai Jenin Bridges, una milizia locale. Secondo il rapporto, scrive Haaretz, alcune persone sono rimaste ferite dall’attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Secondo quanto riferito, due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le forze di difesa israeliane ha circondato l’ospedale Ibn Sina della città. 

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