L’Italia s’è desta. Biraghi al 92′ regala la vittoria a Mancini. Azzurri ancora vivi in Nations League

Due traverse colpite da Jorginho e Insigne, poi Milik e Bernardeschi sprecano. Festa grande in pieno recupero

Foto Alfredo Falcone - LaPresse14/10/2018 Katowice ( Polonia)Sport CalcioPolonia - ItaliaNations League 2019 - Stadio Slasky di KatowiceNella foto:italiaPhoto Alfredo Falcone - LaPresse14/10/2018 Katowice (Poland)Sport SoccerPolonia - ItaliaNations League 2019 - Slasky Stadium of KatowiceIn the pic:italy

VARSAVIA – Bella, meritata, di carattere, tecnica e cuore. E’ la vittoria che l’Italia di Roberto Mancini ha conquistato in trasferta sul campo della Polonia, la prima per il commissario tecnico in una gara ufficiale. Azzurri più forti della sfortuna, due i legni colpiti, che esultano grazie al gol del terzino della Fiorentina Biraghi. Commovente la dedica al compianto Davide Astori. L’Italia ora è a quota 4 nel girone di Nations League, dietro al Portogallo in testa a 6. Si potrà tentare il sorpasso nello scontro diretto. La salvezza, con la Polonia ferma a 1 punto, è comunque in cassaforte.

Italia sorprendente e sfortunata

Nel primo tempo gli azzurri cominciano attaccando con convinzione. E’ di Jorginho il primo squillo. Tiro a giro potente che lascia di sasso Sczezsny e si stampa sulla traversa. Il centrocampo con l’ex napoletano, Verratti e Barella riesce a fare densità e a gestire bene il possesso. La Polonia soffre ed è costretta a ripiegare. L’Italia, però, è sfortunata. Passaggio filtrante di Chiesa, Insigne anticipa il portiere dei padroni di casa, ma il suo tiro si ferma ancora sulla trasversale della porta polacca. In difesa gli azzurri concedono poco. Pericoloso solo un tiro dalla distanza di Milik, deviato in corner. Nel finale altra grande occasione con Florenzi, smarcato da un pregevole tacco di Insigne, che si vede respingere il diagonale da Sczeszny.

Ripresa piena di emozioni e la gioia finale

La ripresa è divertente almeno quanto la prima frazione di gioco. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra. Un gol annullato a Chiesa per (giusto) fuorigioco, un tiro al termine di una carambola in area azzurra da parte di Zielinski che finisce alto. Poi due occasioni clamorose. Prima Bernardeschi manda a lato da due passi, poi Milik spedisce il pallone sopra la traversa chiudendo, male, un’azione di contropiede che lo ha visto calciare a Donnarumma ormai impotente. L’Italia riesce a recuperare molti palloni sul pressing alto ben portato. A un quarto d’ora dalla fine Barella (ottima la prova del cagliaritano) ne cattura uno ottimo, lo serve ancora a Bernardeschi che però calcia alto da buona posizione. Nei dieci minuti finali Mancini manda in campo Piccini e Lasagna. La mossa è giusta. Le squadre sono stanche, ma quando tutto sembra finito, al 92′, Lasagna spizza un angolo battuto da Insigne e trova la deviazione vincente di Biraghi sul secondo palo. Una gioia enorme per gli azzurri, tutta la panchina in campo.

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