Italia stagnante, Visco: “Vulnerabilità”. Gualtieri: “In bilico su un’altalena”

Il ritratto dell'economia italiana

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 31-10-2018 Roma Politica Giornata Mondiale del risparmio 2018 Nella foto Ignazio Visco Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 31-10-2018 Roma (Italy) Politic World Savings Day 2018 In the pic Ignazio Visco

BRESCIA – L’economia italiana cresce a un ritmo stagnante, costantemente minacciato dai rischi di recessione a livello globale oltre che dalle nuove incognite, come il coronavirus. Si scorgono però all’orizzonte segnali positivi, complici il calo dell’incertezza politica a livello nazionale e migliori condizioni sui mercati finanziari e del credito. Questo, in sintesi, il pensiero di due tra i maggiori rappresentanti dell’economia italiana, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. Intervenuti entrambi al 26° congresso annuale degli operatori dei mercati finanziari – l’Assiom Forex di Brescia – i due economisti tracciano un quadro tutto sommato simile dell’Italia, in bilico – per usare le parole di Gualtieri – su “un’altalena di eventi e dati incoraggianti e rischi di un rallentamento globale”.

L’economia italiana

L’attività economica del Belpaese “sta sostanzialmente ristagnando dai primi mesi del 2018, anche a seguito del rallentamento registrato a livello europeo e globale”. Lo afferma con convinzione Visco. Dall’economia arrivano segnali “contrastanti”, perché se da un lato le imprese si aspettano ancora “un’espansione della domanda” e “le condizioni dei mercati finanziari e creditizi sono migliorate” così come è aumentata la fiducia degli investitori”, dall’altro il Pil è previsto in calo dello 0,3% nell’ultima parte del 2019.

Un occhio ai mercati

Guardando ai mercati, inoltre, si sta “per il momento beneficiando del calo dell’incertezza politica”. Ma “non si è ancora riusciti a sconfiggere la cronica vulnerabilità legata alle prospettive di medio termine della finanza pubblica e della crescita economica”. Il riflesso principale è quello sullo spread, che nonostante sia sceso al di sotto dei 140 punti base, “resta quasi il doppio di quello registrato dai titoli pubblici di paesi come la Spagna e il Portogallo, anch’essi fortemente colpiti dalla crisi finanziaria globale e da quella dei debiti sovrani”.

Lo spread

Sul calo spread si concentra anche Gualtieri, riportando un calcolo in positivo: “Secondo le stime basate sui modelli del Tesoro il restringimento dello spread tra i nostri titoli di Stato e i Bund registrato da giugno 2019 a oggi – a parità di altre condizioni – porterà a un incremento degli investimenti fissi lordi di 3,2 punti percentuali cumulati dal 2019 alla fine del 2022, dei consumi privati di 2,2 punti e del Pil di 1,4 punti”.

Previsioni di spesa per interessi

Un’altra stima riguarda il risparmio del Governo sulle previsioni di spesa per interessi. “Credo che nell’anno appena trascorso – chiarisce il ministro – il risparmio effettivo rispetto alle previsioni del Def di aprile potrebbe aver superato i 3 miliardi di euro”. Anche per il ministro, comunque, sull’economia italiana si affacciano diverse incognite. “Nell’ultimo biennio – ricorda – abbiamo visto fattori di perturbazione del clima economico che hanno fortemente pesato su clima internazionale. Il primo accordo tra Stati Uniti e Cina ha rasserenato un quadro che resta incerto”. Ma per Gualtieri, “continua il clima di incertezza”.

L’emergenza coronavirus

E affronta la questione coronavirus. Dall’epidemia “ci si aspetta un impatto negativo sulla crescita dell’economia cinese difficile da valutare, che potrebbe essere limitato a pochi decimi di punto, anche se non si poi escludere effetti più ampi”. Lo sostiene il titolare del dicastero dell’Economia. Più pessimista Visco: l’effetto del coronavirus “sull’economia italiana non potrà che essere negativo”. Bankitalia ne sta valutando “la possibile entità, che è difficile da quantificare, così come è difficile stimare la durata degli effetti” e “sulla base dell’esperienza della Sars e delle elasticità tra le grandezze macroeconomiche stimate sulla base dei dati storici, l’effetto potrebbe essere temporaneo e contenuto per l’economia europea e quella italiana”.

L’analisi di Visco

Tuttavia “non si può escludere un impatto più significativo”. Dal palco del Forex arrivano dai due economisti anche parole di conferma del proprio rispettivo operato. Visco ricorda che l’azione di Vigilanza di Palazzo Koch “anche sulle banche di piccola dimensione, è intesa”, ma soprattutto “è condotta nell’ambito dei poteri assegnati all’autorità di controllo e nel pieno rispetto della natura di impresa dell’attività bancaria. Oltre che delle disposizioni di legge, senza volontà dirigistiche né connivenze”. Il riferimento è a chi ha accusato l’istituto di “accondiscendenza” dei vertici nei confronti della Banca Popolare di Bari o di “confilitti di interesse” nell’autorizzarne acquisizioni. Queste ipotesi, per Visco, sono di “difficile, anzi impossibile, comprensione”. E Bankitalia ha sempre agito attuando “doveri e compiti istituzionali, strettamente regolati dal quadro normativo europeo e nazionale”.

(AWE/LaPresse/di Francesca Conti)

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