La camorra a Napoli, l’Alleanza di Secondigliano avanza verso il rione Sanità

NAPOLI – Il centro storico è una ‘polveriera’. Il rione Sanità è ‘sguarnito’, per usare parole di un investigatore. E questo crea appetiti. Dopo il maxi blitz e poi l’arresto di Vincenzo Pirozzi (condotto in casa di lavoro), le famiglie locali devono riorganizzarsi, ma ci vuole tempo. Le forze dell’ordine temono uno scenario: l’Alleanza di Secondigliano e gli Scissionisti vogliono mettere le mani sulla Sanità. Non da oggi. Servirà attendere qualche giorno per vedere se il vecchio patto di non belligeranza tenga ancora. I clan dell’area nord potrebbero aver già deciso di riconquistare la Sanità. Occasione propizia. Del resto lo avevano già fatto i Lo Russo del quartiere Miano qualche tempo fa, ma oggi non esistono più. I ‘capitoni’ avevano inserito uomini di fiducia nei vicoli alla Sanità: un controllo a distanza. Riuscito per anni, fino alla rivolta delle paranze locali. Qualcosa di simile potrebbe accadere di nuovo.
I più vicini alla Sanità sono i Licciardi e i Contini inseriti nel cartello dell’Alleanza, insieme ai Mallardo. I Licciardi muovono dalla Masseria Cardone a Secondigliano. I Contini dal Vasto. Ma gli Amato-Pagano da Melito e Mugnano sono in costante espansione e potrebbero rivendicare spazio pure nel centro storico. Insomma lo scacchiere è frammentato.
Stando alle mappe, il gruppo più vicino alla Sanità è quello un tempo guidato da Eduardo Contini. Oggi hanno un nuovo organigramma. Anche gli Scissionisti hanno cambiato volto: non esiste più la vecchia guardia di Cesare Pagano e Raffaele Amato.
Adesso iniziano indagini silenziose: gli agenti raccolgono informazioni in via confidenziale, per capire chi e come muoverà il primo passo. Per ora i vicoli sono deserti: sulla Sanità è calato uno strano silenzio dopo gli arresti. Il sedici gennaio dodici fermati dalla squadra mobile, una presunta associazione finalizzata al traffico di droga. Le cosiddette piazze di spaccio itineranti: gli ordini degli stupefacenti venivano ricevuti telefonicamente, poi trasmessi ai vari pusher in scooter, che perfezionavano la consegna a domicilio. Non è tutto. In un contesto diverso – il primo febbraio – è stato fermato Vincenzo Pirozzi: gli agenti della squadra investigativa del commissariato San Carlo Arena hanno notificato al 43enne la misura di sicurezza della casa di lavoro vicino Vasto. Già sottoposto alla libertà vigilata. La Procura lo indica tra i boss del rione Sanità. Considerato in passato vicino ai Misso.

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