Il mistero sull’abitazione dove è stato preso Marco Di Lauro. De Iesu: “C’era un contratto”

Marco Di Lauro

“Siamo contenti. L’applauso ora – ha commentato il colonnello Ubaldo Del Monaco possiamo farlo e va a chi non ha mai smesso di lavorare per catturarlo”.

“E’ il frutto dell’impegno di uomini e donne dal basso profilo che lavorano giorno e notte. Noi – ha chiarito il questore De Iesu, durante la conferenza stampa – siamo solo i responsabili legali delle forze di polizia, ma il merito va a loro. Non gli abbiamo lasciato un centimetro di spazio. Ed ora – ha aggiunto – finalmente si libereranno risorse che da anni erano impegnate a dare la caccia al latitante”.

Soddisfazione per l’arresto espressa anche dal Comando provinciale della guardia di finanza. Il generale di brigata Gianluigi D’Alfonso ha sottolineato che si è trattato “del coronamento di un impegno investigativo congiunto tra forze di polizia e autorità giudiziaria”. “Oggi – ha dichiarato il generale – è stato conseguito uno storico risultato contro la Camorra.”

Nessun arma nel nascondiglio del boss. Gli investigatori hanno rinvenuto soltanto documentazione sulla quale si sono messi già al lavoro.

Bocche chiuse sui titolare dell’appartamento dove è stato trovato il boss. “Per ora possiamo solo dire – ha chiarito il questore – che c’era un contratto d’affitto”.

Il figlio di Ciruzzo ‘o milionario è stato trovato in un’abitazione umile, con una donna. “Non è la moglie”, hanno chiarito in conferenza stampa. “Non è stata tratta in arresto, è libera”.

Ad innescare il blitz della cattura sono state alcune “fibrillazione sull’attività tecnica”. Quei dati, ha spiegato De Iesu, “ci hanno permesso di fare intrecci e arrivare in quell’abitazione. Il clan non è forte come nel 2004, ma è presente sul territorio”.

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