Serie A: Pari tra la Lazio e i resti del Milan e nel derby di Genova, l’Atalanta cade a Empoli

Domenica caratterizzata dal segno X, vincono solo Parma ed Empoli

NAPOLI – Finiscono con lo stesso risultato le due gare più attese della domanica. Genoa-Samp e Milan Lazio vanno in archivio con due 1-1. Al Ferraris blucerchiati avanti con Quagliarella. Risponde Piatek, capocannoniere della Serie A, su rigore. Lo scontro Champions tra la Lazio e i resti del Mila. I rossoneri falcidiati da infortuni e squalifiche passano in vantaggio con Kessiè. Pari nel finale di Correa per i padroni di casa. Se il pari interno del Napoli col Chievo è oggettivamente un risultato a sorpresa, nelle gare di Serie A giocate nel pomeriggio, fa rumore anche il risultato che arriva da Empoli.

L’Atalanta si schianta a Empoli

Al Castellani cade l’Atalanta, sconfitta in rimonta per 3-2 dai toscani di Beppe Iachini. Gli ospiti iniziano bene e sbloccano il risultato al 33′ con Freuler ma cinque minuti più tardi l’Empoli spreca la chance per il pareggio dagli 11 metri: Caputo centra la traversa sul rigore concesso dall’arbitro Manganiello per un tocco di mano in area di Masiello. L’Atalanta però sembra padrona del campo e raddoppia al 40′ in contropiede con Hateboer, ma i toscani non si arrendono e già prima dell’intervallo accorciano le distanze con La Gumina (42′). L’autogol di Masiello al 77′ rimette tutto in discussione e per la squadra di Gasperini le cose si complicano ancora di più nel finale dopo l’espulsione di Ilicic per proteste. La doccia fredda per l’Atalanta arriva nel recupero con l’incornata di Silvestre sul corner. . Va anche peggio all’Atalanta, sconfitta in rimonta per 3-2 sul campo dell’Empoli di Iachini. Gli ospiti sbloccano il risultato al 33′ con Freuler e cinque minuti più tardi l’Empoli spreca la chance per il pareggio dagli 11 metri: Caputo centra la traversa sul rigore concesso dall’arbitro Manganiello per un tocco di mano in area di Masiello. La Dea raddoppia al 40′ in contropiede con Hateboer, ma i toscani non si arrendono e già prima dell’intervallo accorciano le distanze con La Gumina (42′). L’autogol di Masiello al 77′ rimette tutto in discussione e per la squadra di Gasperini le cose si complicano ancora di più nel finale dopo l’espulsione di Ilicic per proteste. La doccia fredda per l’Atalanta arriva nel recupero con l’incornata di Silvestre sul corner. L’Atalanta incassa così la prima sconfitta dopo una striscia di quattro vittorie di fila, non un gran viatico in vista della sfida di lunedì prossimo in casa contro il Napoli.

Anche la Fiorentina soffre di ‘pareggite’

Continua, invece, la ‘pareggitè della Fiorentina fermata sullo 0-0 dal Bologna al Dall’Ara. Pareggio tutto sommato giusto, anche se i viola creano di più e recriminano. Prova a partire in forcing il Bologna, che nei primi dieci minuti sfiora il vantaggio con Poli e crea un paio di situazioni di mischia pericolose su calcio d’angolo. Lafont però ci mette una pezza e fa lo stesso nel finale su colpo di testa di Orsolini. In mezzo c’è un pò di Fiorentina, che crea occasioni con Benassi, Chiesa e Gerson: ma Skorupski e la mancanza di cattiveria sotto porta non muovono il punteggio. Nella ripresa il Bologna prova a fare la partita e la Fiorentina riparte: soprattutto con Gerson e Vertout, che sfruttano un paio di errori di Svanberg per provare a innescare Chiesa e Simeone, che però non pungono. Cresce la Fiorentina, ma si ferma sul palo al minuto 26 della ripresa, quando Milenkovic di testa sul corner di Veretout sfiora il vantaggio, colpevolmente dimenticato da Danilo e Helander. Bologna graziato e Inzaghi si copre inserendo Dzemaili per Orsolini. I rossoblù arretrano, senza più energie e la viola prova a vincere con convinzione nell’ultimo quarto dora: Vertout sfiora il palo con una conclusione da fuori, Dzemail è provvidenziale in chiusura su Chiesa. Il pari non offre il rilancio cercato da entrambe. Il Bologna chiude senza gol al passivo: un piccolo passo avanti che non basta a evitare il terzultimo posto che oggi significa piena zona retrocessione.

L’aperiParma 

All’ora dell’aperitivo, il Parma aveva steso il Sassuolo 2-1 nel derby emiliano al Tardini. Dopo avere strapazzato il Torino, la squadra di D’Aversa batte anche il Sassuolo e vola in alto, fino in zona Europa League. Merito di un tecnico che azzecca tutte le mosse e neutralizza la manovra del Sassuolo. De Zerbi non può nulla contro la velocità di Gervinho e la giornata sì di Inglese e Siligardi. Ma è la difesa del Parma a fare il lavoro più difficile e a concedere la rete agli avversari solo su calcio di rigore. I ducali la sbloccano al 6′: Barillà di testa serve in area Gervinho, il primo tiro viene respinto in due tempi da Consigli ma l’attaccante crociato è pronto a ribattere in rete. Il Sassuolo prova a reagire e al 36′ pareggia: su un cross da destra cadono in area Magnani e Babacar. Valeri fischia il rigore per la trattenuta di Alves sull’ex attaccante della Fiorentina e poi, dopo avere visionato le immagini, conferma la sua decisione. Dal dischetto realizza lo stesso Babacar. Il match viaggia sui binari dell’equilibrio ma è il Parma a a tenere il pallino del gioco e a trovare al 25′ del secondo tempo il gol del 2-0: al limite dell’area piccola colpisce di testa Inglese, Consigli è pronto e respinge sulla linea di porta ma incredibilmente Magnani, ancora di testa, rimette sulla sua traversa con Alves che alla fine insacca il 2-0. Ed è sempre Alves al 42′ a salvare il risultato respingendo sulla linea un pallone rimesso in gioco da una maldestra respinta di Sepe.

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