L’Atalanta cala il poker contro l’Hapoel Haifa e ipoteca il passaggio

Gasperini opta per il 3-4-1-2 con il baby Pessina dietro la coppia d'attacco Zapata-Gomez

Foto LaPresse / Moro Francesco
Di Alberto Zanello

MILANO (LaPresse) – Tutto facile per l’Atalanta che cala il poker in Israele contro l’Hapoel Haifa e ipoteca il passaggio al turno decisivo di qualificazione all’Europa League. Dove ad attenderla c’è una tra Cska Sofia e Copenaghen. Passato lo spavento iniziale, con i padroni di casa avanti in avvio con Buzaglo, gli orobici ribaltano la partita. Ciò, a cavallo tra il 19′ e il 21′, con il pareggio di Hateboer e la prima rete in nerazzurro di Zapata. Nella ripresa arrivano dalla panchina i gol che – salvo improbabili harakiri tra una settimana – proiettano la ‘Dea’ al playoff con 90 minuti d’anticipo. Il nuovo acquisto Pasalic di testa va subito a segno al debutto. Barrow si conferma arma in più in questo inizio di stagione (confermando la crescita della scorsa primavera) per il 4-1 finale.

Gasperini opta per il 3-4-1-2 con il baby Pessina dietro la coppia d’attacco Zapata-Gomez

Tra i pali Gollini viene preferito a Berisha, Toloi-Palomino-Masiello compongono la retroguardia a tre. Sugli esterni agiscono Hateboer e Gosens, in mezzo spazio a Freuler e De Roon. Dalla parte opposta Klinger schiera la sua squadra con un 4-3-3. Pronti-via e la gara si fa subito in salita per la ‘Dea’. Al 7′ infatti il traversone di Tamas viene raccolto da Buzaglo, che di testa solo soletto in area insacca. L’Atalanta distratta rischia grosso anche al 15′: conclusione dritta per dritta di Plakushchenko respinta di pugno da Gollini.

La differenza qualitativa tra le due squadre è però evidente ed emerge nel giro di pochi minuti

Precisamente tra il 19′ e il 21′, quando gli ospiti ribaltano la partita. Hateboer con un rasoterra dal limite dell’area firma il pareggio dopo un corto rinvio di Sjoestedt, due minuti più tardi Zapata firma la sua prima rete in maglia nerazzurra con un diagonale preciso sull’assist delizioso di Toloi. E nel mezzo c’è anche la traversa di Freuler con un piazzato da fuori area. Gli israeliani accusano il colpo e dopo la sfuriata iniziale faticano a uscire dalla loro metà campo. Al 37′ Gomez con un esterno delizioso di prima pecca di concretezza, nel finale è Hateboer a mancare la doppietta personale, così come il baby Pessina. L’Hapoel, in sofferenza nel contenere le sortite offensive bergamasche, si fa decisamente preferire in attacco: Gollini è pronto sul colpo di testa in tuffo di Papazoglou.

Nella ripresa l’Atalanta non concede più le distrazioni del primo tempo

Al 10′ la punizione precisa di Gomez finisce contro il palo – per il secondo ‘legno’ di giornata – ma il 3-1 è solo rinviato di qualche minuto. Il neoentrato Pasalic al 20′ bagna il suo esordio con la maglia dell’Atalanta con la rete di testa che chiude di fatto la partita, dopo il cross morbido di Toloi e la sponda di Barrow, subentrato poco prima a Zapata. Proprio il centravanti gambiano è il più attivo nel finale: al 34′ Setkus gli nega la gioia del gol dopo una bella iniziativa personale, ma al 41′ arriva il poker in contropiede con un tiro preciso. L’Atalanta di coppa va. E ‘vede’ il turno decisivo di qualificazione.

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