Libertà di stampa: Italia al 41esimo posto

ROMA – Oggi ‘Giornata mondiale sulla libertà di stampa’: l’Italia arranca al 41esimo posto nella speciale classifica redatta dal World Press Freedom Index, di Reporter Senza Frontiere. Una graduatoria che chiarisce quanto sia difficile ancora oggi per i giornalisti commentare e diffondere le notizie di cronaca. “Il giornalismo – si legge nel Rapporto – principale vaccino contro la disinformazione – è al momento ostacolato in più di 130 Paesi”. Il 73% dei 180 Paesi presi in esame è “caratterizzato da situazioni ritenute gravissime, difficili o problematiche per la professione giornalistica”.

Nel nuovo Report solo 12 Paesi su 180 (7%, contro l’8% del 2020), si mostrano all’avanguardia nella libertà di informazione grazie ad una “buona situazione, percentuale che non è mai stata così ristretta dal 2013”.

Il commento
Il nostro Paese ancora molto indietro per quanto concerne il diritto di cronaca. “Il 41esimo posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa redatta da Reporter Senza Frontiere – spiega l segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso – è il risultato della situazione in cui si trovano numerosi colleghi minacciati, alcuni dei quali sotto scorta, e dello stallo in cui versano le proposte di legge di tutela del diritto di cronaca e della professione”. Rispetto allo scorso anno l’Italia non fa né un passo avanti, né tantomeno indietro: secondo la Federazione nazionale della stampa, il 41esimo posto è un “risultato anche delle riforme mancate”.
La classifica
Sul podio più alto della graduatoria sale le Norvegia (per il quinto anno consecutivo), seguita da Finlandia e Svezia, rispettivamente seconda e terza. Quarta la Danimarca, seguita da Costa Rica (quinta), Olanda (sesta), Giamaica (settima), Nuova Zelanda (ottava), Portogallo (nono), Svizzera (decima). Usa 44esimo, Brasile 111esimo, Arabia Saudita (170esima)

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