Libia, analisti Icg: riunione Parigi rischia essere controproducente

Xinhua/LaPresse

Tripoli (Libia), 28 mag. (LaPresse/AFP) – La conferenza sulla Libia prevista per martedì a Parigi rischia di essere “controproducente”, in assenza di un vasto consenso che includa altri attori politici e militari del Paese. L’avvertimento è arrivato dagli analisti del centro International Crisis Group (Icg). In Francia si riuniscono domani i quattro maggiori responsabili libici: il premier Fayez al-Sarraj, il maresciallo Khalifa Haftar, il presidente della Camera dei rappresentanti Aguila Salah Issa, il presidente del Consiglio di Stato Khaled al-Mishri. Parigi tenta di ottenere un “impegno collettivo a fare di tutto perché elezioni” presidenziali e parlamentari “si tengano da qui alla fine dell’anno”, ha affermato la presidenza francese.

Tuttavia, l’International Crisis Group ha sottolineato l’assenza della città di Misurata, che conta i gruppi armati più potenti e gli esponenti politici più influenti nell’ovest della Libia. “Un certo numero di libici è stato invitato a partecipare a margine della riunione, ma non sarà invitato a firmare un accordo”, ha aggiunto il centro. Questo approccio non è piaciuto alla delegazione della città di Misurata, che “ha rifiutato di andare a Parigi, quando è stato informato che non sarà trattata alla stessa stregua delle altre quattro delegazioni”. “Che si tengano elezioni quest’anno è ugualmente irrealistico da un punto di vista strettamente tecnico”, ha affermato ancora l’Icg, aggiungendo che “né il quadro legale, né quello costituzionale sono in vigore: ostacoli impossibili possono verificarsi in un breve lasso di tempo”.

Gli analisti suggeriscono di atteneresi a una dichiarazione di Parigi “aperta” e senza impegni scritti, sottolineando il rischio di accendere ancora le tensioni e l’ostilità delle parti che si sentono escluse o messe da parte dall’iniziativa francese. “Moltissimo lavoro deve essere ancora fatto perché uno sforzo destinato alla stabilizzazione del Paese sfoci in Libia in un accordo su una strategia politica, economica e di sicurezza sostenibile a cui un vasto ventaglio d’attori libici e di loro sostenitori internazionali possano aderire”, ha dichiarato ancora l’International Crisis Group. “L’iniziativa francese non offre questa prospettiva, ma ha l’ambizione di stabilire delle scadenza e di chiedere impegni che necessitano di un sostegno più ampio”, ha aggiunto.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome