Libia, Conte: “Il caos di Tripoli può spingere molti sui barconi”

Secondo il Premier la Francia ha interesse per la stabilità, quindi non deve ricommettere errori

in foto Giuseppe Conte

MILANO – “C’è il serio rischio che, a causa del caos di Tripoli, si sviluppi una crisi umanitaria che finirebbe per sfinire una popolazione già provata da otto anni di instabilità. In caso di conflitto armato, potrebbero interrompersi le rotte libiche interne di migranti provenienti da altri Paesi, in particolare dell’Africa subsahariana”. Così, in un’intervista al Fatto Quotidiano, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Ma da Paese perlopiù di transito, la Libia diventerebbe un Paese di partenza delle migrazioni. Questo metterebbe a dura prova un sistema di accoglienza che non funziona ancora a livello europeo e che stiamo cercando di modificare a Bruxelles. Inoltre, salterebbero tutte le iniziative bilaterali e multilaterali che abbiamo sin qui promosso. In una logica di cooperazione con i Paesi di partenza e di transito”, ha aggiunto.

Secondo il Premier la Francia ha interesse per la stabilità, quindi non deve ricommettere errori


“Non ho motivo di pensare che la Francia possa avere interessi differenti dalla stabilità e dal pieno recupero della Libia a una prospettiva di sviluppo e di benessere della popolazione. Una Libia instabile non può certo consentire alla Francia di perseguire eventuali interessi economici nazionali. Nel passato hanno commesso errori di cui non consentiremo la ripetizione”. Così, in un’intervista al Fatto Quotidiano, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Non c’è nessun disimpegno degli Stati Uniti. Per Washington il dossier libico non può avere l’interesse prioritario che riveste per l’Italia – ha rassicurato il premier parlando del ruolo degli Usa nel Paese nordafricano -. Quel quadrante è oggetto di attenzione degli Stati Uniti soprattutto per il contrasto al terrorismo e la possibile influenza russa. Mentre storia e geografia impongono all’Italia di rimanere in prima linea, cosa di cui lo stesso presidente Trump mi ha dato atto”.

(LaPresse)

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