Libia, è la giornata della conferenza di Berlino. Serraj: “L’Europa capisca gli errori commessi”

A Berlino oggi c'è stata la tanto attesa conferenza di pace sulla Libia e il premier libico, Fayez al Sarraj, punta il dito contro l'Ue: "L'Europa faccia autocritica, sono arrivati troppo tardi".

(AP Photo/Jens Meyer)

BERLINO – La capitale tedesca, oggi, ha ospitato la conferenza di pace sulla Libia. Il premier libico, Fayez al Sarraj, ha puntato il dito contro l’Ue: “L’Europa faccia autocritica, sono arrivati troppo tardi”. “Ci saremmo aspettati che la Ue si schierasse in modo chiaro contro l’offensiva di Khalifa Haftar e che aiutasse a risolvere la crisi attuale”. “L’Europa purtroppo ha avuto finora un ruolo molto modesto. Anche se alcuni Paesi hanno un rapporto speciale con la la Libia e sono nostri vicini con molti interessi in comune”, ha concluso Sarraj.

Inizialmente il summit sarebbe dovuto essere chiuso da un discorso congiunto ma dopo l’intervento del capo libico è saltato: a chiudere la conferenza, invece, sono stati Angela Merkel e il segretario Onu Guterres.

Le voci dei protagonisti

L’evento è stato seguito in prima persona da Luigi Di Maio: “Stop alla vendita di armi, l’unica via è il dialogo, l’Ue – ha fatto sapere il ministro degli Esteri – deve parlare con una sola voce”. La conferenza di Berlino “è una tappa importante” per cementare il cessate il fuoco in Libia, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

“Esortare le parti libiche a firmare tutte le ostilità contro le strutture petroliere del Paese”: è uno dei punti contenuti nella bozza della dichiarazione finale della conferenza di Berlino, secondo le ultime anticipazioni riportate da Al Arabiya in un tweet. Ieri la National Oil Corporation libica è stata costretta su pressione del generale Khalifa Haftar a chiudere i terminal petroliferi della Cirenaica.

uc

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