Manovra fiscale, resta il condono fino a 100mila euro

Il condono resta, ma con un limite di 100mila euro di imponibile all'anno e senza "scudo" per i capitali stranieri. E dalla moneta unica non si esce. Queste le conclusioni del Consiglio dei ministri

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Il condono resta, ma senza “scudo” per i capitali all’estero e con un tetto di 100mila euro annui. Queste le conclusioni del Consiglio dei ministri sul decreto legge fiscale concluso poco fa e seguito da una conferenza stampa del premier Giuseppe Conte con i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. “Finalmente si chiudono due o tre giorni surreali, nessuno aveva intenzione di scudare e regalare” ha detto Salvini.

Salvini: non usciamo dalla moneta unica

E inoltre, ha aggiunto, “non c’è e non ci sarà il proposito di uscire dall’Europa e dalla moneta unica. Stiamo bene in questo continente, tranne che con la Francia ma lì mando le macchine della polizia di Stato e finisce così…”.
“Ovviamente non ci sarà nessuna patrimoniale” ha precisato Conte. “L’articolo 9 è tecnicamente un ravvedimento operoso per chi ha fatto una dichiarazione di recuperare un imponibile che non era stato dichiarato. Una dichiarazione integrativa”.

Dichiarazione integrativa con un limite di 100mila euro

Questa dichiarazione integrativa varrà “solo su base annua e il tetto è di 100mila euro di imponibile” hanno aggiunto Di Maio e Salvini. Il ministro dello Sviluppo economico ha aggiunto che sugli emendamenti M5s al Dl sicurezza “troveremo la soluzione. Nei prossimi giorni dovremo parlarne, negli ultimi giorni è stato un po’ difficile parlarci, ma nei prossimi giorni troveremo l’accordo”. Sulla storia della manina “è stato raggiunto un accordo politico in zona Cesarini, poco prima di entrare in Cdm. E’ successo spesso in passato che non ci fosse nemmeno un testo scritto. Questa volta sull’articolo 9, che non era presente nell’articolato originale con cui siamo entrati in riunione” ha spiegato Conte. “Il problema è nato perché, dopo le opportune verifiche, ci siamo resi conto che non rispecchiava l’accordo politico, quindi c’è stato bisogno di questo passaggio che ha portato a un’ulteriore deliberazione del Cdm”.

Il Pd: regalo agli evasori

“Chiariamoci: il condono resta, forse lo chiameranno pace fiscale, ma il premio per chi le tasse non le ha pagate questo governo non lo cancella” ha scritto su Twitter Ettore Rosato, vice-presidente della Camera.

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