Manovra: Ue vicina alla bocciatura, Di Maio: “Ultimatum inaccettabile”

Il leader del M5S Luigi Di Maio difende le scelte del governo sulla manovra e condanna la bocciatura dell'Ue nella lettera della Commissione, che ha invitato a rivedere il documento, pena il voto contrario dell'organo

LaPresse-Vincenzo Livieri in foto Luigi Di Maio

ROMA – La manovra fa discutere sia dentro che fuori dallo Stivale. Se l’Europa ammonisce, il governo difende le scelte economiche e che sottolinea l’ingerenza dell’organizzazione internazionale nelle scelte politiche del Paese. L’Ue ha chiesto rassicurazioni all’Italia, vuole che il governo cambi la manovra e facendo scendere il deficit invece di aumentare la spesa. In caso contrario la commissione ha già annunciato la bocciatura formale. Stando alle ultime dichiarazioni dei leader del governo giallo-verde l’Italia non arretrerà, anche se domani dovrebbe esserci proprio il Cdm sul documento.

Il monito dell’Ue

“Una deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità”, hanno fatto sapere da Bruxelles. Il bilancio italiano mostrerebbe il mancato rispetto degli obblighi del Patto a causa di una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%. “La nostra valutazione preliminare indica che i piani dell’Italia non garantirebbero il rispetto della regola di riduzione del debito, la quale richiede che ci si avvicini alla soglia del 60%”. Così hanno continuato i vertici della Commissione Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici nel documento indirizzato a Giovanni Tria.

La risposta di Di Maio

Il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio passa al contrattacco e difende le scelte dell’esecutivo. “A Juncker e Moscovici dico: non pontificate da Bruxelles con le lettere, venite qui e abbiate il coraggio di dire agli italiani che non hanno i diritti di tutti gli altri popoli europei”. Poi rincara la dose e condanna l’ingerenza dell’Ue nelle questioni economiche dello Stivale. “Una potenza manifatturiera e contribuente netto, non può accettare ultimatum. Se lo è, è inaccettabile“, ha concluso il vicepremier.

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