Mediobanca, Tlc: ricavi in calo nel 2020 nonostante il boom del traffico nel lockdown

Nonostante il traffico dati sia aumentato ovunque, le telco hanno reagito positivamente all’emergenza Covid in termini di tenuta e qualità del servizio offerto. I conti economici degli operatori del settore sono stati però gravati dall’aumento dei costi e dall’appiattimento dei ricavi favorito dall’ampia diffusione delle offerte “a pacchetto”.

Gian Mattia D'Alberto / LaPresse

ROMA – Nonostante il traffico dati sia aumentato ovunque, le telco hanno reagito positivamente all’emergenza Covid in termini di tenuta e qualità del servizio offerto. I conti economici degli operatori del settore sono stati però gravati dall’aumento dei costi e dall’appiattimento dei ricavi favorito dall’ampia diffusione delle offerte “a pacchetto”. Solo le telco asiatiche hanno chiuso i 12 mesi del 2020 con ricavi stazionari (+0,2%), mentre i fatturati dei gruppi americani ed europei sono diminuiti, rispettivamente, del 3,7% e del 3,0%. Lo rileva Mediobanca. Nel 2020 i ricavi aggregati delle 27 principali telco mondiali sono stati pari a 1.080 mld di euro, in diminuzione dell’1,9% sul 2019, ma in crescita dell’1,4% rispetto al 2016. Inferiore la performance dei 10 big player europei delle telco, con ricavi diminuiti del 7% rispetto al 2016. AT&T (140 mld nel 2020) guida la classifica mondiale per ricavi che vede nelle prime 17 posizioni 7 gruppi asiatici e 6 europei (con TIM 17esima). Seguono Verizon (104,5 mld) e Deutsche Telekom (101 mld). Lo scorporo di Warner Media da parte della AT&T e la cessione di Aol e Yahoo da parte di Verizon nel 2021 sanciscono la possibile fine dell’idillio nella convergenza tra le telco e la produzione di contenuti, con gli accordi di distribuzione tra i due settori che divengono ora la strada più percorsa.

Diminuiscono ovunque i ricavi della telefonia in Europa. Il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 mld (-0,8% sul 2019), seguito dallo UK (35,1 mld esclusa la vendita di apparati i cui importi non sono disponibili; -1,8%) e Francia (35,2 mld; -0,4%). Nonostante la diversa popolosità dei due Paesi, Spagna e Italia si contendono la 4° piazza in Europa con, rispettivamente, €28,8 mld (-3,8%) e €28,6 mld (-4,8%). All’Italia tocca la maggiore contrazione dei ricavi tra il 2016 e il 2020 (-10,3%). La redditività industriale è rimasta stabile tra il 2016 e il 2020 con l’ebit margin a quota 14,8%. Per le telco europee l’ebit margin, sebbene in miglioramento di 120 b.p., è inferiore e pari al 12,8%, a causa della forte concorrenza degli ultimi anni, come si evince dai prezzi in continua flessione dei principali servizi, specialmente in Italia. In Europa, sul podio della redditività nel 2020 salgono: Telenor (ebit margin al 19,9%), Liberty G. (19,5%) e Swisscom (17,5%). Tra i principali operatori internazionali Verizon vanta i margini industriali più elevati (ebit margin al 23,1%), seguita dalla giapponese KDDI (19,6%). Sul fronte patrimoniale, Swisscom ha la struttura finanziaria più solida (debiti finanziari sul capitale netto al 95,2%) con TIM al 104,9% e Telenor agli antipodi (343%), seguita da Telefònica (305%) e Altice Europe con patrimonio negativo.

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