Medioriente, raid israeliano a Jenin: morti e feriti

Scontri nel campo profughi in Cisgiordania. Colpite anche le infrastrutture militari siriane

Le ultime news di mercoledì 25 ottobre sulla guerra tra Israele e Hamas, in diretta. Razzi dal Libano causano un blackout sulle alture del Golan. La Cnn: «Hamas ha pianificato l’attacco del 7 ottobre con linee telefoniche sotterranee»

Tre palestinesi sono morti e altri sono rimasti feriti a seguito di un raid israeliano a Jenin, in Cisgiodania. Lo riporta Wafa, citando fonti sanitarie. Le forze israeliane, accompagnate da due bulldozer, avrebbero d’assalto la città di Burqin, Wadi Burqin e il quartiere Al-Hadaf di Jenin, e avrebbero schierato i loro cecchini sui tetti delle case, prima che un aereo israeliano lanciasse almeno due razzi nei pressi del cimitero di Jenin. Tre, al momento, le vittime, identificate come Muhammad Qadri Al-Sabah, Mahmoud Al-Fayed e Muhammad Abu Qatna. I feriti sono stati trasportati nell’ospedale di Jenin.

Israele colpisce obiettivi militari in Siria
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito obiettivi militari in Siria. Lo riporta il The Times of Israel, citando la stessa Idf. Il raid è scattato a seguito del lancio di razzi dalla Siria verso le comunità israeliane delle alture del Golan. L’esercito sostiene che gli aerei da combattimento hanno colpito “infrastrutture militari” e siti di lancio dei mortai.

Autorità Gaza: “704 morti in 24 ore in raid israeliani”
Sono almeno 704 le vittime dei raid condotti nelle ultime 24 ore dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza. Lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, sottolineando che la maggior parte delle persone che hanno perso la vita sono donne e bambini. L’Associated Press sostiene di non essere riuscita a verificare in modo indipendente il bilancio delle vittime tracciato da Hamas citando dati ospedalieri. Si tratterebbe del bollettino più grave dall’inizio della guerra

Israele nega visti a funzionari Onu dopo parole Guterres
Tel Aviv negherà i visti ai funzionari delle Nazioni Unite dopo le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, secondo cui gli attacchi di Hamas contro Israele “non vengono dal nulla”. Lo riporta The Times Israel. “A causa delle sue osservazioni ci rifiuteremo di rilasciare visti ai rappresentanti delle Nazioni Unite”, ha annunciato l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, parlando alla radio militare israeliana. “Abbiamo già rifiutato il visto al sottosegretario generale per gli affari umanitari Martin Griffiths”, ha detto Erdan. “E’ giunto il momento di dare loro una lezione”, ha concluso. Le affermazioni di Guterres, che aveva parlato dei “56 anni di occupazione” subiti dalla popolazione palestinese, sono sembrate a Israele quasi una giustificazione degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Erdan ha chiesto le dimissioni di Guterres mentre il ministro israeliano degli Esteri, Eli Cohen, si è rifiutato di incontrarlo.
LaPresse

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