Messico senza nuvole, Sud Corea battuta 2-1 e ottavi in cassaforte

I gol di Vela su rigore e del Chicharito regalano alla squadra di Osorio il successo. Agli asiatici non basta Son.

Corea del Sud vs Messico - Mondiali Russia 2018
LAPRESSE / AFP PHOTO / PASCAL GUYOT

ROSTOV – In Messico si sogna ad occhi aperti ormai. La squadra di Osorio batte anche la Corea del Sud (2-1) e compie un passo importantissimo verso il proseguo del Mondiale. Sei su sei, intanto, i punti conquistati nel girone della Germania. Ottavi di finale praticamente conquistati. La seconda vittoria è stata ovviamente più facile, anche se c’è stato un brividino nel finale. Sud Corea troppo debole per una squadra ben organizzata da Osorio condita da gran bei giocatori. Non solo Chicharito, anzi. Lozano sempre più dentro il Mondiale, vela che sembra tornare indietro nel tempo. A quando, talento emergente, lo presero all’Arsenal.

Inizio equilibrato
Sud Corea debole, ma nel senso della qualità tecnica. Perché fisicamente gli asiatici hanno menato come wrestler. Entrate fuori tempo, da dietro, gomiti larghi. Dunque, partita spezzettata da continui fischi dell’arbitro Mazic che però ha cominciato ad ammonire troppo tardi. Il paradosso è che il Messico è passato in vantaggio al minuto 26 su rigore non per un’entrataccia ma per un fallo di mano di Jang su tiro di Guardado servito dal Chicharito Hernandez. Fin lì, il Messico comandava la sfida ma non aveva ancora tirato in porta. La Sud Corea si è affidata invece a un solo schema. Palla lunga per Son, il talento del Tottenham, pesce fuori d’acqua in questa squadra. Son ha creato qualche problemino a Ochoa, sempre attento. Che nel secondo round è stato salvato da Salcedo che ha respinto una sassata dell’inglese.
La chiosa del Chicharito
Secondo round più vivace perché, con le squadre stanche, si sono aperte le praterie. E il Messico ha colpito in contropiede, grazie alla velocità di Lozano, il migliore in campo, che ha servito il Chicharito. Grande dribbling a rientrare e palla in rete. Hernandez è il primo messicano ad arrivare a 50 reti in nazionale, e il terzo a segnare in tre Mondiali diversi dopo Blanco e Rafa Marquez. Che è ancora qui, è entrato come con la Germania nella ripresa, e lotta insieme a loro. Quando la sfida volgeva al tramonto, Son si è meritato il premio del gran gol di consolazione con un tiro all’incrocio dei pali. Lui è da Mondiale, la sua squadra no.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome