Microscosse ai Campi Flegrei, l’area sotto costante monitoraggio

Settanta episodi ogni mese secondo l'Osservatorio Vesuviano. Il movimento, di magnitudo 1,7, è stato registrato alle 6,26, a un chilometro di profondità

La zona individuata dall'Ingv

POZZUOLI (gp) – Le microscosse di terremoto ai Campi Flegrei vengono tenute sotto costante monitoraggio. L’ultima, di magnitudo 1,7, è stata registrata all’alba dall’Ingv a Pozzuoli. Il movimento è avvenuto a un chilometro di profondità alle 6,26 ed è stato segnalato dall’osservatorio napoletano dell’istituto. Nell’ultimo periodo il controllo nella zona flegrea è costante anche perché episodi di questo tipo sono stati registrati sempre con maggiore frequenza.

Livello di allerta 2 su 4

Nei giorni scorsi se n’è parlato nel corso del convegno ‘Obiettivo sicurezza’, a Napoli nella sede del consiglio comunale. Nel palazzo di via Verdi sono intervenuti numerosi esperti che hanno valutato il sistema di monitoraggio del vulcano dei Campi Flegrei. L’area è tenuta sotto controllo da 46 stazioni sismiche e 25 stazioni Gps. I livello di allerta è 2 su 4, essendo una zona per la quale sono state rintracciate delle anomalie legate al bradisismo, come confermato da Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio vesuviano.

Microscosse ai Campi Flegrei, 70 casi al mese
Settanta al mese gli episodi registrati ai Campi Flegrei, zona che comprende l’area occidentale di Napoli, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e altri comuni. Tutti casi di microsismicità che però vengono tenuti sotto costante osservazione per evitare pericoli, mentre la politica dovrà prima o poi sbrigarsi a completare piani di evacuazione e di gestione dell’emergenza, attesi da troppo tempo dalla cittadinanza.

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