Migranti, Birmania: salvati oltre 150 Rohingya in difficoltà

A group thought to be migrants from Tunisia aboard a precarious wooden boat waiting to be assisted by a team of the Spanish NGO Open Arms, around 20 miles southwest from the Italian island of Lampedusa, in Italian SAR zone, Thursday July 29, 2021. The NGO assisted more than 170 people who arrived next to the Italian island on board six different wooden dinghies, before the Italian authorities took them to land.(AP Photo/Santi Palacios)

Oltre 150 Rohingya sono stati salvati al largo delle coste della Birmania dopo che la loro barca ha iniziato ad imbarcare acqua. Lo comunica l’esercito birmano, riferendo che la Oil and Natural Gas Corporation, azienda statale del Myanmar, ha inviato due imbarcazioni da un’operazione in mare aperto per salvare le 154 persone, precisamente 106 uomini e 48 donne, dopo aver individuato la loro imbarcazione in difficoltà. Non è chiaro se l’imbarcazione sia la stessa che trasportava rifugiati Rohingya dal Bangladesh e che all’inizio della settimana si era trovata in difficoltà nelle acque della vicina Thailandia. Il portavoce della marina thailandese, il viceammiraglio Pokkrong Monthatphalin, ha dichiarato venerdì che gli equipaggi sono stati inviati a cercare l’imbarcazione nel Mare delle Andamane dopo aver ricevuto le segnalazioni, ma non hanno trovato nulla. L’Unhcr, agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, ha dichiarato di non avere informazioni indipendenti sull’imbarcazione, che avrebbe avuto problemi ai motori nelle acque thailandesi, ma ha esortato i Paesi dell’area ad aiutare.

In un rapporto dell’inizio del mese l’Unhcr ha riferito che quest’anno c’è stato un drammatico aumento del numero di persone che hanno tentato di attraversare il Mare delle Andamane. Circa 1.920 persone, principalmente Rohingya, hanno compiuto la traversata dal Myanmar o dal Bangladesh fra gennaio e novembre 2022, contro un totale di 287 in tutto il 2021. Centinaia di migliaia di musulmani Rohingya sono fuggiti dalla Birmania, a maggioranza buddista, verso i campi profughi in Bangladesh dall’agosto 2017, quando l’esercito birmano ha lanciato le operazioni in risposta agli attacchi di un gruppo di ribelli. Le forze di sicurezza del Myanmar sono state accusate di stupri di massa, uccisioni e dell’incendio di migliaia di case dei Rohingya. Gruppi di Rohingya hanno tentato di lasciare i campi in Bangladesh via mare per cercare una vita migliore in altri Paesi a maggioranza musulmana della regione. La Malesia è stata una destinazione comune per le imbarcazioni, anche se molti rifugiati Rohingya che sbarcano lì rischiano la detenzione; altri hanno cercato rifugio in Indonesia.

(LaPresse/AP)

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