Migranti, il Brasile mobilita l’esercito al confine con il Venezuela

IL 3-4 settembre verrà organizzato un vertice regionale in Ecuador per la questione migranti

AFP PHOTO / Christian Miranda In foto il Presidente del Brasile Michel Miguel Elias Temer

Brasilia (LaPresse/AFP) – Il presidente del Brasile, Michel Temer, ha ordinato per decreto il dispiegamento dell’esercito per “garantire la sicurezza” nello Stato settentrionale di Roraima. Lì da mesi i rifugiati dal Venezuela superano il confine. “Decreto l’invio delle forze armate per garantire la legge e l’ordine nello Stato di Roraima per due settimane. Al fine di garantire la sicurezza dei cittadini brasiliani. Ma anche degli immigrati venezuelani che fuggono dal loro Paese”, ha dichiarato il capo dello Stato, senza precisare il numero di soldati coinvolti.

Questo mese violenze sono scoppiate fra residenti e migranti venezuelani nella città di confine di Pacaraima, nel nord del Brasile: un furto con aggressione ai danni di un commerciante è stato attribuito a dei venezuelani, così decine di abitanti hanno bruciato il principale campo di fortuna dei migranti e sono anche stati esplosi dei colpi. Nei primi sei mesi del 2018 sono 56.740 i venezuelani che hanno provato a regolarizzare la loro situazione in Brasile.

IL 3-4 settembre verrà organizzato un vertice regionale in Ecuador per la questione migranti

Si prepara il terreno per una politica regionale comune in Sud America per affrontare la crisi dei migranti in fuga dal Venezuela. Colombia e Perù hanno annunciato che si scambieranno informazioni sulle centinaia di venezuelani che accolgono, al fine di evitare che i migranti ricevano assistenza in più di un Paese “limitando le possibilità per altri” venezuelani. L’annuncio è giunto al termine di una riunione a Bogotà, in Colombia, alla presenza di osservatori di Brasile e Stati Uniti.

Non era presente l’Ecuador, che ha intanto anticipato al 3 e 4 settembre la riunione regionale sulla crisi migratoria del Venezuela che era inizialmente in programma a Quito per il 17 e 18 settembre: invitati a discutere i ministri degli Esteri di 13 Stati dell’area, fra cui il Venezuela stesso. L’accordo fra Perù e Colombia giunge dopo che sono stati identificati numerosi migranti che avevano ricevuto permessi di soggiorno temporanei in entrambi i Paesi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome