Migranti, Don Ciotti a Salvini: “Maglietta rossa? Gliela porto al Viminale”

Le dichiarazioni del ministro dell'Interno sull'immigrazione tornano a far discutere

ROMA (LaPresse) – Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Matteo Salvini sull’iniziativa di Don Ciotti a favore dei migranti. “Che peccato, in casa non ho trovato neanche una maglietta rossa da esibire oggi…“. Lo scrive su Facebook, Matteo Salvini, riferendosi all’iniziativa promossa da don Ciotti, di ‘Libera’, che ha invitato ad indossare oggi una maglietta rossa per ricordare i migranti morti nel Mediterraneo.

Don Ciotti replica a Salvini

Una maglietta rossa “gliela porto molto volentieri al Viminale. Un piccolo gesto, fatto con rispetto“. Così don Luigi Ciotti di Libera ribatte al ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha ironizzato sull’iniziativa sui migranti. Intervistato da Rainews durante la manifestazione in corso a Roma, don Ciotti ha detto: “Credo che dobbiamo poter incontrarci per ragionare, cercare di portare il proprio contributo, per ascoltare gli altri e per metterci un po’ nei panni degli altri“.

E’ importante riflettere, porsi delle domande, ragionare, anche nelle diversità. Per evitare queste semplificazioni e le paure che si stanno diffondendo nel Paese sugli immigrati, sul diverso, sull’altro“. Lo ha detto Ciotti, precisando che “la maglietta rossa è un segno. E ai segni devono seguire le azioni, la concretezza, l’impegno e la responsabilità“.

Fratoianni: “Ci fa schifo chi ironizza su morte e disperazione”

Salvini non trova nel suo armadio una maglietta rossa? Non ci stupisce. La sua battuta nemmeno“. Lo afferma Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali replicando alle battute di Salvini sull’iniziativa delle magliette rosse lanciata da Libera, Arci e Anpi. “Non ci stupisce ma ci fa schifo chi ironizza sulla morte e sulla disperazione di migliaia di persone è solo un poveraccio. Indegno di svolgere il ruolo istituzionale che riveste“.

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