Migranti, la via crucis dei 49 sulle navi umanitarie. L’allarme: “Rischio malattie”

A bordo delle due navi ci sono anche diversi bambini

LA VALLETTA – E’ un’odissea senza fine quella che stanno vivendo i 49 migranti a bordo delle due navi umanitarie tedesche della Sea Watch e della Sea Eye. Il folto gruppo di persone ha dovuto trascorrere la notte di Capodanno nel mar Mediterraneo, cercando un po’ di riparo sotto l’isola di Malta.

Migranti, l’inferno dei 49 a bordo delle due navi umanitarie

Alcuni dei migranti, per l’esattezza i 32 della Sea Watch, sono in mare ormai da dieci giorni. Un calvario terribile, che ha costretto i medici della Ong tedesca a lanciare un appello. “Siamo preoccupati. Le 32 persone soccorse sono a bordo con noi da dieci giorni. La nave non è idonea per tenere così a lungo a bordo  donne, uomini e bambini che hanno bisogno di assistenza e di un porto sicuro. Al momento i migranti stanno bene ma i rischi aumentano, dalle possibilità di contrarre malattie alla carenza di approvvigionamenti“. Lo ha spiegato la squadra dei medici a bordo della Sea Watch.

L’appello dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati 

L’immediata concessione di un porto dove far sbarcare i migranti è la priorità assoluta in questo momento. Per velocizzare i tempi, anche l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha rivolto un appello all’Europa. In un comunicato diffuso ieri, l’Unhcr ha chiesto agli Stati europei di offrire un porto sicuro, per garantire lo sbarco alle due navi che trasportano anche donne, minori non accompagnati e anche bambini piccoli. “Il tempo stringe. Per le prossime ore si prevede mare mosso ed è probabile che le condizioni a bordo delle due navi si deterioreranno“, si legge nella nota.
Nonostante l’emergenza, però, ancora nessuna risposta arriva per ora. Nessuna reale trattativa in corso all’orizzonte, anche se nei giorni scorsi diverse città della Germania hanno dato la loro disponibilità ad ospitare i migranti soccorsi.

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