Migranti, Mattarella: “Sconcertante lasciarli al freddo ai confini dell’Ue”

Foto Paolo Giandotti / Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA“Vi sono delle condizioni che sono sconcertanti. E sconcertante è quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione. È sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione”. E’ durissimo il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto oggi all’Università di Siena per l’inaugurazione dell’anno accademico. Il riferimento è alle condizioni in cui si trovano i migranti bloccati ai confini tra Bielorussia e Polonia.

Il capo dello Stato elogia invece “l’accoglienza ad alcune studentesse e alcuni studenti afghani decisa da questo Ateneo. Una scelta significativa di fronte a un fenomeno che si è visto in diverse parti, nell’ambito europeo, di strano disallineamento, di incoerenza, di contraddittorietà, tra i principi dell’Unione, tra le solenni affermazioni di solidarietà nei confronti degli afghani che perdono la libertà e il rifiuto di accoglierli”.

L’inquilino del Colle è netto e ricordando l’opera di Antonio Cassese rimarca come “contro i sentimenti appunto di insicurezza e di fragilità vi è soltanto un antidoto” quello dei “principi irrinunziabili della convivenza”. Poi il passaggio sul Paese che ha affrontato la dura prova della pandemia a cui, sottolinea, “abbiamo reagito grazie alla quasi totalità dei nostri concittadini, con grande senso di responsabilità, manifestando rispetto per gli altri e per l’interesse comune. Adesso stiamo affrontando un periodo in cui i contagi riprendono”.

La situazione rispetto ad alcune nazioni europee “è meno allarmante. Ma registriamo un aumento di contagio costante. Limitato, ma progressivamente, lentamente costante. Questo ci richiama al dovere di osservare con attenzione le norme di cautela che sono state indicate e di considerare l’importanza dell’affidamento alla scienza”, rimarca.

E proprio a coloro che continuano a lottare in prima linea contro il Covid-19, Mattarella dedica un gesto che vale più di mille parole. Dopo l’inaugurazione dell’anno accademico, il capo dello Stato ha visitato la Fondazione Toscana Life Sciences (Tls) dove, tra i vari programmi di ricerca avanzata vi è quello per lo sviluppo degli anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19. “La pandemia è stata uno shock per il mondo.

Uno degli effetti collaterali è aver richiamato all’importanza di sostenere la ricerca – dice il capo dello Stato – I vaccini sono arrivati in maniera così veloce innanzitutto grazie a una grande collaborazione internazionale tra i Paesi nel mondo scientifico, ma anche grazie a un impegno finanziario che è stato realizzato da parte di pubbliche istituzioni e di Stati. Questo è bene che non si limiti alle emergenze ma anche, per prevenire quel che potrebbe accadere in futuro, che sia programmato stabilmente e divenga strutturale.

E’ quello che si sta comprendendo anche nel nostro Paese con il Piano nazionale di ripresa e resilienza perché si comprende quanto sia decisivo affidarsi alla preparazione, alla competenza e alla scienza”. Un riconoscimento che lo staff Toscana Life Sciences ha accolto con commozione, regalando a Mattarella un camice con le firme dei ricercatori.

L’omaggio è stato consegnato al Capo dello Stato dal presidente di Tls Fabrizio Landi. Dopo essersi intrattenuto con loro, Mattarella ha ascoltato una breve presentazione delle attività che vengono svolte nel centro di ricerca avanzata, tra cui quella sugli anticorpi monoclonali.

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