Migranti, Trenta: “Avvisai Salvini sulle Ong ma non mi ha ascoltato. Manderò le navi”

L'intervento della ministra della Difesa

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse 22-03-2019 - Roma Politica Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il vice premier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio incontrano i Carabinieri della Stazione di San Donato Milanese. Nella foto Elisabetta Trenta Photo Vincenzo Livieri - LaPresse 22-03-2019 Rome (Italy) Politics The Minister of Defense Elisabetta Trenta and the Deputy Prime Minister and Minister of Labor and Economic Development Luigi Di Maio meet the Carabinieri of the San Donato Milanese Station. In the picture Elisabetta Trenta

MILANO – “Quanto che sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le Ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta”. Così la ministra della Difesa Elisabetta Trenta in un colloquio col Corriere della Sera. Sul caso del veliero Alex di Mediterranea “è sorprendente che ora torni ad attaccare i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli”. La Difesa sta pianificando “misure di sorveglianza speciale contro i trafficanti nei pressi delle coste italiane”, l’ultima riunione c’è stata sabato sera.

“Indipendentemente dal caso migranti e delle Ong – chiarisce Trenta – l’emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l’Italia non può farsi trovare impreparata”. L’obiettivo è “prevenire ogni sviluppo per tenere in sicurezza il nostro Paese”. “La Marina – sottolinea la ministra in quota M5S – continua ad assicurare i tradizionali compiti istituzionali di difesa dei confini marittimi, di salvaguardia degli interessi nazionali e di sicurezza della nostra comunità. Abbiamo “Mare Sicuro”, che arriva fino alle acque davanti le coste libiche. Abbiamo quattro navi già schierate, compresa Nave Caprera in porto a Tripoli per l’assistenza tecnica alla Guardia costiera libica. Ma l’operazione prevede fino a un massimo di sei unità, cinque mezzi aerei e un contingente di 754 persone”.

(LaPresse)

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