Mistero Orlandi, il fratello Pietro: “Verità su Emanuela, non ci arrendiamo”

Sabato 20 luglio Pietro Orlandi e il suo legale, l’avvocato Laura Sgrò, assisteranno all’apertura di questi ossari

MILANO – Sul caso Emanuela Orlandi, dopo le tombe aperte e risultate vuote, ora spuntano due ossari da esaminare: potrebbero contenere i resti delle due principesse, che sarebbero dovute essere sepolte nel Cimitero Teutonico. E magari altri resti utili alle indagini sulla 15enne, cittadina vaticana, scomparsa il 22 giugno 1983. Sabato 20 luglio Pietro Orlandi e il suo legale, l’avvocato Laura Sgrò, assisteranno all’apertura di questi ossari. L’argomento è stato approfondito a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus.

Il fratello di Emanuela Orlandi ha dichiarato: “Noi vogliamo arrivare alla verità su Emanuela e anche se ogni volta è come buttare del sale su una ferita aperta, andiamo avanti e non ci arrendiamo. La vicenda farsa delle tombe vuote al Cimitero Teutonico della Santa Sede, conferma che all’interno del Vaticano c’è qualcuno che a tutt’oggi dopo 36 anni vuole tenere vivo il caso della scomparsa di mia sorella per ricattare qualcun altro. Una di quelle tombe peraltro sembra quasi una cripta utilizzata in passato per nascondere qualcosa, un ‘tesoro’ o qualcosa di scottante, di compromettente. Perché la cosa strana è che quella stanza sotterranea non ha un ingresso tranne la tomba che sta sopra. Una stanza trovata peraltro ristrutturata con materiali che non sono dell’800. Ancor più sconcertante l’altra tomba con tanto di sarcofago vuoto: che fine ha fatto la principessa Carlotta che era sepolta lì?”.

(LaPresse)

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