Morto il capo dell’Isis Al Baghdadi, Trump: “Piangeva come un codardo, si è fatto esplodere uccidendo tre dei suoi figli”

(Photo by JIM WATSON / AFP)

WASHINGTON – “La scorsa notte è stato un momento grandioso per il mondo e gli Stati Uniti: un feroce assassino è morto come un cane, come un codardo. Ora il mondo è un posto più sicuro”. Così il presidente degli Stati Uniti ha annunciato la morte del leader dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi. Il capo dei terroristi è stato rintracciato e ucciso nel corso di un raid avvenuto nella regione dell’Idlib. Nessun militare americano ha perso la vita nell’operazione ma tre bambini, figli del leader dell’Isis, sono morti insieme a lui.

Il capo dei terroristi in lacrime nel tunnel. Il suicidio insieme ai tre figli con una cintura esplosiva

Otto elicotteri con a brodo i soldati delle forze speciali sono atterrati, dopo un viaggio pericoloso attraverso zone aeree pericolose, per arrivare all’obiettivo predestinato. “La parte più difficile è stata arrivare e tornare – dichiara infatti Trump – Lo tenevamo sotto sorveglianza da alcune settimane. Abbiamo praticato dei buchi alle pareti perché la parta era protetta da alcune trappole. C’erano dei tunnel ma sapevamo che erano quasi tutti senza uscita. Sfortunatamente Al Baghdadi ha portato con sé tre dei suoi figli. E’ scappato terrorizzato, piangendo, come un cane. Si è fatto saltare in aria con una cintura esplosiva e i bambini sono sicuramente morti. Le analisi del dna ci permettono di avere un riconoscimento sicuro. Nessuno dei nostri soldati è morto”.

Siria e Turchia, Russia e Kurdistan: gli stati Uniti nel nuovo panorama del Medio Oriente

“Non vogliamo tenere dei soldati tra la Siria e la Turchia. Combattono da duecento anni e noi ne siamo fuori. Ma c’è del petrolio e a quello dobbiamo fare la guardia. L’Isis se ne avvantaggia, accumulando fondi su quel petrolio – sono le parole di Trump sul nuovo panorama internazionale – Queste nazioni ci hanno aiutato enormemente. I curdi ci hanno fornito informazioni importanti. Ed è fondamentalmente il loro petrolio che l’Isis ruba. Quando andammo in Iraq ero contrario ma dissi, se andiamo teniamoci il petrolio. Non lo fecero”.

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