Dalle borse ai gioielli: il gigante del lusso LVMH vuole comprare Tiffany

A quanto si apprende, il gruppo americano si è rivolto a delle banche d'affari per valutare l'offerta di LVMH di cui però non si conosce la cifra

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi

NEW YORK – Il gigante mondiale del lusso LVMH, di proprietà del miliardario francese Bernard Arnault, vuole comprare Tiffany, brand americano di gioielli celebre per gli anelli di fidanzamento e per i diamanti. Come riporta l’agenzia France Presse, che cita una fonte vicina al dossier, il gruppo proprietario di Luis Vuitton, Dior e degli champagne Veuve Clicquot et Moët & Chandon, e nel settore della gioielleria Bulgari, ha fatto un’offerta ad inizio mese.

Tiffany nel mirino

Tiffany, il cui negozio bandiera si trova accanto alla Trump Tower sulla Fifth Avenue a New York, non ha ancora risposto alla proposta. Che arriva in un momento in cui l’industria del lusso teme le conseguenze delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e Cina sul potere d’acquisto dei cinesi. Inoltre, la massiccia campagna anticorruzione lanciata dal presidente cinese Xi Jinping ha fortemente rallentato i doni stravaganti spesso offerti da uomini d’affari e funzionari.

Il gigante americano

A quanto si apprende, il gruppo americano si è rivolto a delle banche d’affari per valutare l’offerta di LVMH di cui però non si conosce la cifra. La capitalizzazione in borsa di Tiffany era vicina a 11,90 miliardi di dollari alla chiusura di Wall Street venerdì. Inoltre, il gruppo ha registrato un aumento del 6,5%, fino a 4,4 miliardi di dollari, delle entrate nell’ultimo anno fiscale e conta oltre di 14mila impiegati al 31 gennaio.

Gli obiettivi del gruppo

“Rifiutiamo di commentare indiscrezioni e speculazioni”, ha detto un portavoce del gruppo americano di cui il direttore generale Alessandro Bogliolo ha guidato le attività di Sephora per il nord America. E Sephora appartiene a LVMH. Se andasse a buon fine per LVMH sarebbe una delle più grosse acquisizioni per il gruppo francese presente in vari settori di attività. Dalla moda ai vini e agli alcolici attraverso profumi, cosmetici e distribuzione selettiva.

L’acquisto di Tiffany

L’acquisizione di Tiffany rafforzerebbe LVMH anche nella gioielleria, dove il suo marchio Bulgari, acquistato per 5,2 miliardi di dollari nel 2011, deve affrontare Cartier e Van Cleef & Arpels, entrambi di proprietà del gruppo svizzero Richemont. Inoltre, potrebbe anche consentire a LVMH di rilanciare la sua crescita negli Stati Uniti, il suo secondo più grande mercato in termini di entrate dopo l’Asia. E allo stesso tempo limitare gli effetti negativi delle tensioni commerciali che minacciano la domanda di beni di lusso in Cina.

(LaPresse/AFP)

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