Napoli, accoltellato 15enne: è in fin di vita

NAPOLI – I medici stanno facendo il possibile per salvare la vita al giovane di 15 anni ricoverato in ospedale a causa delle ferite di arma da taglio riportate dopo una lite con un altro minorenne. Gli uomini del 118 hanno raccolto la vittima, riversa in una pozza di sangue in via Pratt. Ad allertare i soccorsi è stata una donna che ha assistito all’aggressione. Su una delle strade principali di Scampia sono giunti anche gli agenti di polizia, a cui la testimone ha riferito di aver visto che a sferrare i colpi di fendente è stato un altro giovane. I poliziotti si sono messi sulle tracce dell’aggressore. A rendere meno complicato il compito degli investigatori ci ha pensato lo stesso minorenne, che qualche ora dopo la lite, si è costituito.

Ha 16 anni. E’ stato arrestato per tentato omicidio. Alle forze dell’ordine non ha fornito ulteriori elementi per chiarire che cosa sia successo. Non sono ancora chiari i motivi del raid. Sotto choc per l’accaduto, agli agenti di polizia del commissariato ha soltanto riferito di essere stato lui l’autore dell’aggressione ai danni di un 15enne. Il minorenne è stato tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato. Le indagini delle forze dell’ordine, però, proseguiranno, anche perché sono ancora tanti gli interrogativi che accompagnano la vicenda.

Nel frattempo è scattato ancora una volta l’allarme per l’escalation di violenza tra giovanissimi. Cresce sempre di più il numero di minorenni feriti con coltelli e con armi da fuoco, a volte anche per futili motivi. Negli ultimi mesi sia nel capoluogo partenopeo sia nelle città in provincia di Napoli i tutori della legge sono dovuti intervenire per rispondere alle segnalazioni di ragazzi ridotti in fin di vita a seguito di tentativi di rapina o al termine di liti. A volte è bastato uno sguardo di troppo per scatenare la furia dei responsabili dei raid. Spesso episodi di violenza del genere succedono nel corso dei fine settimana. All’interno e all’esterno dei locali notturni ragazzi minorenni o con età poco maggiore dei 18 anni si rendono protagonisti di fatti di sangue che inducono le forze dell’ordine a mettere in piedi una vera e propria task force per cercare di arginarli. Negli ultimi mesi hanno suscitato clamore i casi avvenuti in piazza Carlo III e in una discoteca di Coroglio, dove la furia degli autori dei raid è stata scatenata da motivi che non giustificano aggressioni di inaudita violenza. Per cercare di arginarle sono stati disposti maggiori controlli.

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