Napoli. Tre esplosioni in due notti: il botta e risposta tra clan

Due ordigni in poche ore nella roccaforte della cosca dei Carillo-Perfetto, il terzo boato in via Vecchia Comunale. Torna la paura nel quartiere della faida infinita

NAPOLI – Tre esplosioni in due notti, torna la paura nel quartiere della faida infinita. Tre ordini fatti esplodere nei luoghi della guerra di camorra, via Evangelista Torricelli e via Vecchia Comunale, non sono che ulteriori conferme della situazione incandescente vissuta dagli abitanti del quartiere. Non hanno scelto loro di viverla, questa faida, né di subirla. Eppure i danni alle loro vite sono ingenti.
I primi due ordigni sono esplosi in via Torricelli nella notte tra lunedì e martedì e sono stati avvertiti da decine di abitanti. La notte successiva, la scena si sposta in via Vecchia Comunale, per il terzo boato nel giro di appena 24 ore. Nessuna segnalazione alle forze dell’ordine, e quindi nessun intervento sul posto, ed è proprio questa la strategia stabilita dai reduci delle due organizzazioni criminali che si contendono il territorio di Pianura: fare meno rumore possibile, ma continuare a farlo. E, quindi, attaccare il covo della cosca nemica, senza però attirare le forze dell’ordine.
Nella maggior parte dei casi si tratta di ordigni a ‘bassa carica’. Forse petardi, ipotizzano gli investigatori che operano a Pianura, ma che comunque comportano danni, soprattutto ai veicoli parcheggiati in strada. Come sottolinea una donna che vive in via Vecchia Comunale, che racconta di essere stata contattata dall’agenzia assicurativa poiché l’esplosione è stata rilevata dalla scatola nera montata nell’auto. “E’ la seconda bomba in due giorni – prosegue la donna – C’è qualcuno che passa in auto e lancia queste bombe. Mio figlio è saltato giù dal letto, è una vergogna”. A farsi la guerra, a Pianura, sono i clan Carillo-Perfetto e Calone-Esposito-Marsicano, organizzazioni che lo scorso 14 luglio hanno subito un duro colpo dal maxi blitz della Dda che, però, ha segnato solo un’interruzione dei giochi. Chi è stato risparmiato dalle manette sta mettendo in pratica una nuova strategia dopo il troppo ‘rumore’ sollevato nei mesi scorsi.
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