Nazionale, Mancini avverte: “Armenia più avanti, gara fondamentale”

Il ct carica gli azzurri

AFP / Carlo Bressan in foto Roberto Mancini

MILANO – Tra il problema razzismo, l’assenza di capitan Chiellini e gli infortuni che hanno falcidiato la spedizione azzurra, nell’avvicinamento alla partita di Yerevan il rischio è che l’Italia abbia un po’ smarrito il senso della trasferta in Armenia: vincere permetterebbe infatti agli azzurri di ottenere il quinto successo in altrettante partite del cammino di qualificazione e mettere un altro tassello importante verso Euro 2020. Tocca così a Roberto Mancini ‘l’ingrato compito’ di tornare sull’attualità.

“Il nostro obiettivo è raggiungere il prima possibile la qualificazione all’Europeo e queste sono due partite fondamentali. Siamo riusciti a fare bene fino ad oggi. Ora ci ritroviamo dopo quattro mesi e non saremo al massimo della forma fisica. Ma abbiamo altre armi con cui sopperire – ha evidenziato il ct in conferenza stampa presentando il match – A livello fisico l’Armenia è più avanti di noi, visto che in tanti giocano in campionati che sono già arrivati a metà. Il meglio lo esprimono in avanti, dove hanno quattro giocatori con caratteristiche tecniche importanti e molta velocità”.

Il ct carica gli azzurri

Come se non bastasse l’avversario dell’Italia si presenta a questo appuntamento sulle ali dell’entusiasmo. “Arrivano da un’ottima partita giocata ad Atene e sono in corsa per la qualificazione. Servirà una grande partita – ha assicurato Mancini – dovremo mettere le cose in chiaro subito. E incontreremo delle difficoltà se la giocheremo pensando che possa essere una partita semplice”. Proprio per questo l’ex allenatore di Inter e City sembra intenzionato a puntare sui suoi fedelissimi: a centrocampo agiranno Barella, Jorginho e Verratti, con il nerazzurro Sensi, tra le note più liete di questo primo scorcio di campionato, in rampa di lancio per trovare spazio contro la Finlandia. Davanti l’unico dubbio riguarda il posto lasciato vacante dall’infortunato Insigne: è ballottaggio tra Bernardeschi ed El Shaarawy per completare il tridente con Chiesa e Belotti.

Ci sarà anche Leonardo Bonucci, a guidare la difesa, per lo più con i gradi di capitano, di una nazionale orfana di Chiellini. “Facciamo un grosso in bocca al lupo a Giorgio, sicuramente mancherà la sua esperienza e la sua leadership, il saper gestire dei momenti della partita ed aiutare i compagni – ha sottolineato il compagno di club e di azzurro – Ci auguriamo di ritrovarlo al più presto, lo aspettiamo a braccia aperte”. Il difensore non si è sottratto all’argomento scottante della settimana, relativo agli insulti razzisti rivolti a Lukaku in Cagliari-Inter. “E’ una piaga che deve essere debellata – ha sottolineato – E’ una situazione delicata, credo non si debba generalizzare. Abbiamo strutture e mezzi per prendere i colpevoli e non farli più entrare negli stadi”.

Alberto Zanello (LaPresse)

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