Nube tossica su Terra di Lavoro

In fiamme l’azienda di stoccaggio e riciclaggio di rifiuti di plastica Gm Eco Service di Pontelatone. Il capannone totalmente avvolto dal fuoco per una superficie di circa 1000 metri quadrati: non si esclude la matrice dolosa

PONTELATONE – I rifiuti della Terra dei Fuochi tornano a bruciare. Un incendio ha praticamente devastato una ditta specializzata nello stoccaggio e riciclaggio di “rifiuti speciali non pericolosi” (per lo più plastica): è accaduto a Pontelatone, nella notte tra venerdì e ieri, all’interno della ditta Gm Eco Service Srl. A fuoco un deposito di oltre 1000 metri quadrati.

L’allarme è scattato poco dopo le 2:30 di notte, a cavallo tra località Barignano e località Madama, nel nucleo industriale, lungo la strada provinciale 333. Quello andato a fuoco è uno dei depositi della ditta Eco Service, specializzata in recupero, gestione e lavorazione di rifiuti speciali non pericolosi.

L’associazione ambientalista “Terra dei Fuochi” fa notare come questo deposito si trovi in mezzo a tre parchi nazionali, quello del Matese, quello del Taburno e quello di Roccamonfina: questo per sottolineare il disastro ambientale che continua a rischiare quotidianamente in Terra di Lavoro lasciando incustoditi questi siti di rifiuti. L’ex ministro Costa venne di persona a Caserta a promettere un piano di vigilanza e controllo per evitare i roghi tossici. Ma siamo ancora qui. Allo stesso punto e a riportare le stesse notizie.

Per il rogo della Gm Eco Service è stato necessario l’intervento di tre squadre di vigili del fuoco: una dal comando provinciale di Caserta, una dal distaccamento di Teano e una dal distaccamento di Piedimonte Matese, coordinate dal caporeparto della sezione operativa. Sul posto anche il nucleo di polizia giudiziaria dei caschi rossi per le indagini sulle cause del rogo: al momento non è stato ancora possibile escludere che ci si trovi di fronte ad una matrice dolosa. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti, e quando i caschi rossi sono arrivati il capannone era già totalmente avvolto dalle fiamme. Necessario il supporto di due autobotti e un’autoscala inviate dal comando provinciale, e di un’autobotte del distaccamento di Aversa.

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