Nuoto, Mondiali: Fangio in semifinale 200 rana

Francesca Fangio si qualifica alla prima semifinale iridata della carriera nei 200 rana, mentre emozione e inesperienza prendono il sopravvento nelle gare degli esordienti

Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse

MILANO – Francesca Fangio si qualifica alla prima semifinale iridata della carriera nei 200 rana, mentre emozione e inesperienza prendono il sopravvento nelle gare degli esordienti: Chiara Tarantino nei 100 stile libero e Michele Lamberti nei 200 dorso escono entrambi col ventunesimo crono.

Sorridente e in pieno controllo della seconda batteria, Francesca Fangio passa per la prima volta il turno iridato in 2’25″70, settimo crono. La ventisettenne livornese, trevigliese d’adozione che si allena con il tecnico Renzo Bonora (prima al centro natatorio di Treviglio, dal 2020 a Cassano d’Adda), sfoggia il suo sorriso contagioso e mostra la soddisfazione di un piccolo traguardo tagliato nella vasca che la vide sesta lo scorso anno in Europa: “Ho cercato di stare attaccata alla britannica (Molly Renshaw, ndr) perché so che ha il passo giusto; speravo di nuotare un tempo leggermente più basso, ma sono comunque soddisfatta. La gara l’ho gestita bene; in semifinale bisogna spingere e dovrò avvicinare il mio record (2’23″06, ndr)” conclude la 26enne azzurra che lo scorso anno assaporò anche il gusto delle semifinali alle Olimpiadi di Tokyo. Il miglior tempo delle batterie è della canadese Lauren Kesely Wog (2’24″37); la ventiquattrenne di Regina, che non ha risultati di rilievo in carriera in grandi competizioni in lunga, fu argento ad appena 18 anni ai mondiali in vasca corta di Windsor 2016 in questa specialità.

 Un passaggio tranquillo e una chiusura sofferta caratterizzano la prima gara iridata di Chiara Tarantino. L’allieva di Mauro Borgia nata a Corato, in provincia di Bari, che compirà diciotto anni il prossimo 14 agosto, si ferma al primo turno chiudendo 21enima in 55″30. Considerando il personale di 54″90, l’ingresso in semifinale con l’ultimo crono della slovena Janja Segel (54″56) era molto difficile per questa promettente velocista azzurra attesa ora già ad una crescita tecnica e mentale in vista dell’europeo di Roma. La pugliese che nuota per le Fiamme Gialle non è nuova infatti a competizioni continentali e proprio qui ha conquistato il bronzo europeo nuotando in batteria la staffetta mista stile libero lo scorso anno. Si prende il primo crono l’australiana Mollie O’Callaghan, coetanea dell’azzurra, che in 53″49 spaventa l’olimpionica Sara Sjoestroem (quarta 53″78). L’aussie, già evidentemente maturata nel contesto olimpico dove ha conquistato due ori e un bronzo in staffetta, aspira ad una medaglia bis dopo l’argento nei 100 stile libero.

 Fuori dai sedici nei 200 dorso anche Michele Lamberti. Tanta fatica in una specialità non sua per il poliedrico rookie bresciano che preferisce la vasca corta, dove ha conquistato cinque medaglie europee continentali lo scorso anno a Kazan. Tempo lontano due secondi e mezzo dal personale (ventunesimo crono in 2’00″92) per il figlio degli azzurri Tanya Vannini e Giorgio, campione del mondo e primatista mondiale nei 200 stile libero a Bonn 1989, che lo seguono anche a livello tecnico. Prossimo obiettivo il passaggio del turno dei 50 dorso dove è primatista mondiale in corta con la 4×50 mista. Per il momento guida la classifica provvisoria il californiano di San Diego Shanie Casas, look alla Willy – Principe di Bel Air, che dopo le sei medaglie in vasca corta ad Abu Dhabi cerca il primo titolo all’università iridata della Duna Arena. Il campione del mondo dei 100 dorso in corta chiude in 1’56″66, lui che ha un primato personale di 1’55″46 nuotato quest’anno ai Trials di Greensboro.

(LaPresse)

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