Nuovo Dl, ecco il super Green pass: rafforzati i controlli

ROMA – Nuovo Dl, ecco il super Green pass, ideato appositamente dal governo per distinguerlo dal green pass originale. Valido solo per i guariti dal Covid e per gli immunizzati tramite vaccinazione, è allargato a molti ambiti con le nuove regole con “verifiche costanti in ristoranti, bar, palestre e locali”, a differenza del green pass base che “sarà obbligatorio per gli alberghi e il trasporto pubblico locale, compresi bus e metro”. Insomma un doppio binario che l’esecutivo intende utilizzare per arginare l’avanzata del virus ed evitare potenziali chiusure a Natale.

I controlli
E per far sì che tutto proceda secondo le regole, prevista una mobilitazione delle forze dell’ordine su piano nazionale. Il premier Draghi ha spiegato che “la componente dei controlli è una parte fondamentale di questa strategia. Di questo è stata investita la ministra dell’Interno. Le forze dell’ordine saranno mobilitate in modo totale. C’è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato”. Saranno i Prefetti, secondo l’intento del Governo, a disegnare particolari ‘piani di azione’ in base ai rispettivi territori di pertinenza: “i Comitati provinciali dovranno essere riuniti entro tre giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del nuovo decreto e adottare le misure stabilite in quella sede entro cinque giorni”. Per quanto concerne la problematica trasporti, invece “sarà necessaria una riorganizzazione e un disegno mirato sui controlli, che per il momento, almeno in questa categoria, si annunciano a campione”.

Le modalità
I relativi controlli verranno anche organizzati attraverso “l’introduzione di una distinzione tra vaccinati e non, con il doppio binario del lasciapassare, potrebbe pesare sulla difficoltà degli accertamenti per questioni connesse alla privacy”. E, chi li effettuerà, riuscirà a sapere se il cittadino in questione è vaccinato, guarito o ha fatto un tampone. Anche se il Garante della Privacy già in passato aveva espresso parere negativo.

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