Nuovo scontro tra Italia e Malta per l’imbarcazione Lifeline

La nave ha circa 230 migranti dall'alba di mercoledì ed ancora non si sa nulla del suo "destino"

LP / AFP PHOTO / CHANDAN KHANNA
di Matteo Bosco Bortolaso

ROMA (LaPresse) – La Lifeline, nave che ha circa 230 migranti a bordo dall’alba di mercoledì, ha scatenato un nuovo braccio di ferro tra Italia e Malta. Così come era già accaduto con un’altra imbarcazione, la Aquarius. Poi arrivata domenica scorsa in Spagna grazie all’apertura del porto di Valencia voluta dal premier Pedro Sanchez.

Anche stavolta il ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha puntato il dito contro La Valletta perché la Lifeline si trova nella zona SAR (‘Search and Rescue’) di competenza dell’isola. “Per sicurezza di equipaggio e passeggeri, abbiamo chiesto che Malta apra i porti”, ha detto. La richiesta è stata inoltrata ufficialmente a La Valletta dalla Capitaneria di porto italiana, ed è appoggiata dal ministro per le Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli.

Lo stesso Toninelli, però, ha riferito che Malta non ha intenzione di aprire i suoi porti

E quindi non farà sbarcare gli oltre 230 migranti a bordo della Lifeline. “Il centro di coordinamento dei soccorsi di La Valletta ha rifiutato qualsiasi tipo di intervento. Se non il soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza”, ha spiegato il ministro. Per Malta, si tratta di un un caso ‘post-SAR’, dunque non di imminente pericolo. A parere di Toninelli questo comportamento è “assurdo”. Dato “che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità”. Su Facebook il pentastellato ha tuonato contro la “disumanità” di Malta che è “lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa”.

C’è poi un piccolo giallo attorno alla ‘nazionalità’ di Lifeline, nave gestita da una ong tedesca che batte bandiera olandese. Le autorità de L’Aja, però, hanno fatto sapere che l’imbarcazione non era registrata nei loro database. In effetti, essa non ha una targa di tipo Imo, ma i responsabili hanno mostrato un certificato, che ha l’aria di essere valido, che attesta una Maritime Mobile Service Identity (o Mmsi).

Per il momento la Lifeline non sta navigando verso Nord

E’ ferma al largo dell’isola di Malta. La sua posizione è stata confermata anche da un aereo di Frontex. Non è chiaro cosa accadrà ora. Potrebbe esserci un nuovo gesto di solidarietà da parte della Spagna, come già avvenuto con Aquarius. Anche se improbabile, un colpo di teatro potrebbe arrivare dalla Francia, ma dovrebbe esserci una contropartita. Il presidente Emmanuel Macron ha infatti un rapporto ambivalente con il governo italiano: sembra prediligere un legame diretto con il premier Giuseppe Conte, condannando invece il ‘populismo’, paragonato alla lebbra, di Lega e 5Stelle.

Di sicuro, però, la questione continuerà a riproporsi ad ogni nuova nave diretta verso l’Italia. E ci sono poche speranze attorno al vertice europeo, in programma il 28 e 29 giugno, che si occuperà di immigrazione. “Il summit Ue della prossima settimana non raggiungerà una soluzione al problema complessivo dell’immigrazione”, ha detto una portavoce del governo della Germania, Ulrike Demmer, prevedendo piuttosto accordi bilaterali o multilaterali.

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