Oggi si vota sul caso Gregoretti, Salvini chiede di andare a processo: pronto alla prigione

La giunta per le immunità in Senato dovrà decidere sull'autorizzazione a procedere per il caso Gregoretti. Salvini: sì al processo, sono pronto alla prigione

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – E’ arrivato il giorno del voto. Oggi la giunta per le immunità in Senato si riunirà per decidere se mandare a processo l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini sul caso della nave Gregoretti nell’ambito del quale è accusato di sequestro di persona. Nelle scorse settimane il leader della Lega ha fatto allegare nei documenti depositati presso la giunta per le autorizzazioni del Senato sette mail inviate tra il 25 e il 31 luglio 2019 dagli uffici di gabinetto del ministero degli Esteri e di palazzo Chigi per gestire la vicenda della nave. La Gregoretti, imbarcazione della Guardia costiera, era arrivata in acque italiane con 131 migranti a bordo ed era stata bloccata nel porto di Augusta per ordine di Salvini. Nei messaggi emergerebbe come il blocco della nave non fosse espressione della volontà autonoma dell’ex ministro, ma dell’intero esecutivo. Nel documento Salvini chiedeva di negare il via libera al tribunale di Catania per sollecitare il rinvio a giudizio. Una posizione mutata nelle ultime ore.

Il voto oggi pomeriggio

Alle 17 si riunirà la giunta per le immunità in Senato, presieduta da Maurizio Gasparri (Forza italia). Il verdetto definitivò sarà quello dell’Aula, che si terrà il 17 febbraio. In giunta i commissari dei partiti di maggioranza di Pd, Iv, M5S e Leu potrebbero non partecipare al voto che potrebbe quindi andare a vuoto. Stando alle previsioni oggi il voto dei componenti della Lega potrebbe essere decisivo. Se fino a poco fa il leader el Caroccio chiedeva di negare l’autorizzazione a procedere, ora vuole andare a processo.

Salvini: “Mandatemi a processo”

“Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”, ha detto Salvini margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio. Poi l’ex ministro ha citato anche sua nonna: “Oggi decidono se sono un criminale o meno. Io prendo un detto della mia nonna: `Male non fare, paura non avere´. Siccome devono essere i delinquenti ad aver paura del processo, io ribadisco: mandatemi a processo. Se devo andare in galera per difendere il mio Paese ci vado a testa alta”, ha detto ribadendo che i suoi colleghi di partito voteranno sì al processo.

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