Olive e tonno alla cannabis nei guai chef Chiaramonte. Lui: “Estraneo ad accuse”

Il cuoco si difende

Foto LaPresse - Claudio Furlan

MILANO – Olive e tonno alla marijuana hanno messo nei guai lo chef siciliano Carmelo Chiaramonte, noto oltre i confini della Trinacria, che si definisce il ‘cuciniere errante’. Il cuoco 50enne è stato arrestato dai carabinieri e poi rimesso in libertà in attesa del processo. Perché sarebbero state trovate nella sua abitazione a Trecastagni, nel catanese, due piante di cannabis alte 2,5 metri e di mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana contenute in barattoli.

Chiaramonte, di fronte all’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, si è difeso. Dichiarandosi un “consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio” alla ricerca di nuovi gusti e aromi. L’attenzione dei militari è stata catturata dalle etichette ‘Santa Caterina SballOlives’. Poste su un contenitore contenente olive trattate alla marijuana e da una bottiglia di vino ‘Kannamang’ nella residenza del cuoco alle pendici dell’Etna. E con altrettanta sorpresa hanno trovato caffè e tonno aromatizzati alla cannabis.

(LaPresse)

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