Oscar ‘green’ ai giovani campani

Limoni da adottare, campi in carcere, cozze plastic free e vivere in un’arnia

NAPOLI – Sei progetti campani hanno vinto l’Oscar Green 2021 di Coldiretti, il riconoscimento che premia le innovazioni dei giovani imprenditori che hanno elaborato prodotti e servizi sposando l’etica green. In queste ore si è tenuta la finale regionale della regione, con i vincitori proclamati per le diverse categorie. Scopriamo i progetti ‘verdi’ che hanno ottenuto l’ambita statuetta.

IMPRESA DIGITALE

Il premio ‘Impresa digitale’ va all’azienda agricola di Iolanda Busillo di Eboli, a Salerno. Con Lemonline l’acquirente diventa il genitore di un albero. E’ aggiornato periodicamente sul ciclo di vita del suo albero, per il quale ha scelto un nome. Riceve a casa una foto con una targa in legno a fine piano d’adozione. Ogni prima domenica del mese riceve una mail che profuma di limone, con ricette e consigli sull’utilizzo dell’intero frutto e riceve direttamente a casa il quantitativo di limoni previsti dal piano di adozione.

Noi per il sociale

Il premio ‘Noi per il sociale’ va all’azienda agricola di Gerardo Rusciano con il progetto a Napoli del ‘Campo Aperto’ nel carcere di Secondigliano che promuove l’agricoltura sociale con l’inserimento di ex-ergastolani nel contesto lavorativo locale. I prodotti ricavati dal loro lavoro sono il prodotto di un’agricoltura sostenibile, che limita l’uso di agrofarmaci. La produzione settimanale viene distribuita presso la struttura ‘Bottega fuori le mura’ che al suo interno dispone di tutti i prodotti provenienti da altre carceri italiane e da agricoltura sostenibile. A occuparsi della vendita è un ex-detenuto.

CAMPAGNA AMICA

Il premio ‘Campagna amica’ se lo aggiudica l’azienda agricola di Salvatore Sorbo, che si trova nel Casertano, a Galluccio. Spesa a domicilio settimanale dei prodotti di Campagna Amica provenienti da dieci aziende differenti. Il circuito è gestito dall’azienda. Il lunedì i consumatori, circa 200, ricevono gli aggiornamenti di paniere e prenotano la spesa sul sito creato appositamente. Il venerdì un corriere fa arrivare il pacco al consumatore.

Fare rete

Il premio ‘Fare rete’ va all’azienda agricola Donna Chiara di Ilaria Petitto di Montefalcione, in provincia di Avellino. L’azienda vitivinicola ospita due Igp, Taurasi e Fiano. Il territorio sviluppa fin da subito una rete con il mondo della cultura, dell’arte e della moda. Il vino si lega così al mondo dell’estetica. Il progetto Kapemort nasce da un incontro tra un attore napoletano, un artista siciliano e i giovani dell’azienda. Inizia così un viaggio nella Napoli Esoterica, passando per il cimitero delle Fontanelle nel cuore di Rione Sanità e i “teschi” opere pop di Alex Caminiti, che diventano testimonial nel mondo dell’azienda.

CREATIVITA’

Si torna nel Casertano per il premio ‘Creatività’ che va all’azienda agricola Rufrae di Filippo Farinaro, a Presenzano. Una piccola stanza di circa 13 metri quadrati, con una forma semiesagonale, costruita interamente in legno e paglia provenienti dagli stessi campi dell’azienda, offrono ai visitatori l’esperienza unica di potersi immergere all’interno della vita di un alveare. Le arnie, collegate alla struttura attraverso una rete, permettono di beneficiare dei suoni armonici prodotti dal battito delle ali e dei profumi terapeutici ricchi di propoli, miele e polline. Sperimentare la vita di un’arnia dall’interno, per comprendere sia i cicli di vita delle api, sia di ricollegarsi alla natura in modo nuovo e insolito.

Transizione ecologica

Il premio ‘Sostenibilità e transizione ecologica’ va alla cooperativa Mitilvolturno di Gennaro Aiello, a Bacoli, nel Napoletano. Il progetto prevede l’utilizzo di retine biodegradabili per l’allevamento in mare aperto delle cozze, in collaborazione con Novamont, titolare del brevetto “Mater-Bi” per la bioplastica, biodegradabile e compostabile, con l’Università Federico II e Legambiente Campania. L’area marina interessata dalla sperimentazione va dal golfo di Napoli (capo Miseno) alla foce del fiume Volturno sul litorale Domizio. L’obiettivo è rendere “plastic free” l’allevamento in mare aperto.

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