Palermo: la procura Ue ferma un ‘business’ da 3,5 milioni nel contrabbando di sigarette

Operazione della Guardia di Finanza

Le sigarette sequestrate ad Afragola

PALERMO –  Azzerate due organizzazioni criminali che importavano dalla Tunisia e vendevano a Palermo e in tutta la Sicilia tonnellate di sigarette di contrabbando. Il Gruppo investigativo criminalità organizzata (Gico) del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Palermo su mandato dei procuratori europei delegati per la Sicilia e la Calabria Geri Ferrara e Amelia Luise hanno eseguito questa mattina 13 fermi fra Palermo e Trapani per il reato di contrabbando. I militari hanno sequestrato 23 tonnellate di sigarette e beni agli indagati per complessivi 800 mila euro.

Le 23 tonnellate di sigarette sequestrate dalla guardia di finanza in circa due anni di indagine avrebbero fruttato in totale guadagni illeciti per oltre 3,5 milioni di euro e un danno per le casse dell’Unione Europea e per l’erario italiano di 6 milioni di euro. I finanzieri del Gico di Palermo, attraverso il costante scambio informativo con il II Reparto del comando generale della guardia di finanza e con il supporto della componente aeronavale (reparti operativi aeronavali di Palermo e Pratica di Mare), hanno intercettato numerose spedizioni illecite, arrestando in flagranza di reato 36 contrabbandieri (per cui si è proceduto separatamente) e riuscendo a sequestrare complessivamente 23 tonnellate di sigarette (principalmente con marca Oris, Royal, Pine, Time), che non possono essere vendute in Italia perché non conformi ai parametri di produzione e commercializzazione previsti dalla normativa europea.

(LaPresse)

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