Papa Francesco: “I giovani sono l’adesso di Dio”

Il mondo dei ragazzi dunque resta sempre al centro dei pensieri del pontefice

Foto Andreas Solaro / AFP in foto Papa Francesco

MILANO “I giovani non sono il futuro, sono l’oggi. Sono l’adesso di Dio”. Così Papa Francesco ha posto ancora una volta l’accento sull’importanza dei giovani e soprattutto di dare loro la possibilità di esprimersi “con la loro creatività e non con la semplice protesta”. Ma senza mai perdere di vista gli insegnamenti e l’esempio degli anziani: “Non si deve essere giovani senza radici. Ragazzi e adulti devono lavorare insieme. I primi imparano, i secondi si possono sentire utili. Così i giovani possono far sognare gli anziani”.

Il messaggio del papa ai giovani

Il Papa ha parlato in videoconferenza intervenendo alla presentazione dei progetti messi in campo per le nuove generazioni dalla Pontificia Scholas Occurrentes. Con Bergoglio erano collegati cinque Paesi: Panama, Portogallo, Spagna, Romania e Italia. “Non bisogna sempre dire che sono il futuro, perché così loro devono sempre aspettare. Così li illudiamo”, ha ammonito il pontefice.

L’iniziativa per aiutare i giovani in difficoltà

Ogni realtà ha presentato al Papa l’iniziativa programmata con la Scholas per aiutare i giovani, in particolare quelli in difficoltà. Ben due i progetti italiani: a Pistoia le suore hanno aperto il loro monastero e ne hanno fatto un centro di aggregazione. A Milano, alla Casa Pediatrica del Fatebenefratelli, è stato siglato un protocollo per aiutare il centro milanese nel recupero dei ragazzi vittime di bullismo e cyberbullismo.

Da qui erano collegati con il Papa tanti studenti che hanno donato il loro tempo per aiutare i loro coetanei più sfortunati, partecipando con loro alla realizzazione di un murales. “L’arteterapia – ha spiegato la dottoressa Francesca Maisano, che segue le vittime ma anche i bulli – può aiutarli a tirare fuori quello che hanno dentro e non riescono a esprimere diversamente”.

Il monito ai pediatri

Il mondo dei ragazzi dunque resta sempre al centro dei pensieri di Francesco, che già in mattinata aveva alzato la voce in difesa dei più piccoli, ricevendo in udienza la Federazione nazionale dei pediatri: “Adoperatevi perché le cure non siano appannaggio solo dei più ricchi”, ha detto Bergoglio, sottolineando che “nel nostro tempo sempre più spesso prevenzione e cure sono prerogativa solo di chi se le può permettere. Voi – ha detto ai medici – dovete mettere un freno a queste disuguaglianze”.

(LaPresse)

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