Nuova tegola grillina, indagato l’assessore Frongia per corruzione. Il fedelissimo della Raggi tirato in ballo da Parnasi si autosospende dal Movimento 5 Stelle: “Consegno al sindaco le mie deleghe”

E' stato tirato in ballo in un interrogatorio reso dall'imprenditore Parnasi

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse 28 novembre 2018 Roma, Italia Cronaca Sala Protomoteca, presentazione della XXV Maratona Internazionale di Roma Nella foto: Virginia Raggi, Daniele Frongia Photo Fabrizio Corradetti/LaPresse November 28 th, 2018 Rome, Italy Protomoteca Hall, presentation of the XXV Rome International Marathon In the photo: Virginia Raggi, Daniele Frongia

Il rischio dell’effetto domino è reale. La sensazioni che scoperchiato il vaso fuori inizi ad uscire di tutto è forte.  L’indagine che ieri ha portato all’arresto cautelare di Marcello De Vito, presidente assemblea capitolina, e del suo ‘socio’, l’avvocato Marcello Mezzacapo, è soltanto una costola del filone principale incentrato su Luca Parnasi. Ma da quel nucleo potrebbero diramarsi altri procedimenti, come quello che ha tirato in ballo Daniele Frongia.

L’assessore allo Sport, uomo di fiducia del sindaco Virginia Raggi, è sotto inchiesta per corruzione. A spingere la Procura ad inscriverlo nel registro degli indagati è stato l’interrogatorio reso proprio da Parnasi.

Il business-man ai magistrati ha raccontato che nel 2018 chiese all’assessore grillino un nominativo a cui affidare l’incarico di responsabile delle relazioni istituzionali dell’Ampersand. La richiesta però sarebbe stata avanzata spontaneamente da Parnasi. L’imprenditore, in base a quanto riferì ai pm, non ricevette pressioni da Frongia.

Il politico, ricostruiscono gli inquirenti, fornì il nome di una 30enne, una sua amica, ma la cosa poi non andò in porto perché Parnasi fu raggiunto da un provvedimento cautelare.

Il componente dell’esecutivo Raggi, però, si è mostrato fiducioso: “Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017”. Tuttavia, ha continuato l’assessore, “per una questione di opportunità politica, nel rispetto del M5s, degli attivisti e di chi ci sostiene ogni giorno, ma soprattutto nel rispetto degli stessi principi che mi spinsero molti anni fa ad aderire al Movimento, una forza politica trasparente e in cui credo fermamente, ho deciso di autosospendermi dal M5S e di riconsegnare le deleghe attribuitemi dal sindaco Virginia Raggi in qualità di assessore allo Sport di Roma Capitale”.

Al di là del destino giudiziario, l’indagine capitolina rischia realmente di allargarsi a macchia d’olio. Frongia era stato voluto in giunta fortemente dall’attuale primo cittadino.

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