Parchi, a terra sei rifiuti ogni metro

Solo il 30% delle aree verdi ispezionate è dotata di cestini per la differenziata

Mozziconi di sigarette
Mozziconi di sigarette

NAPOLI – Mentre i giovani di tutto il mondo scioperano per chiedere ai governi attenzione sulle tematiche ambientali, il nostro pianeta è inondato dai rifiuti. Perché se è vero che servirebbero limitazioni alle industrie per limitare il surriscaldamento globale, è altrettanto vero che anche le nostre azioni quotidiane incidono in maniera significativa sull’inquinamento della Terra. E in questo ambito preoccupano non poco i dati della nuova indagine park litter di Legambiente sui rifiuti abbandonati nei parchi delle nostre città. Parliamo di 32.937 rifiuti raccolti e catalogati nei 53 transetti eseguiti in 48 parchi urbani di 27 città. Legambiente ha fatto tappa ad Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catanzaro, Chieti, Cinisello Balsamo, Genova, Gorizia, Latisana, Milano, Napoli, Perugia, Pescara, Piazza Armerina, Pineto, Pisa, Pordenone, Roma, Roseto degli Abruzzi, Rovigo, Ruoti, San Colombano al Lambro, Terralba, Torino, Trieste e Udine trovando circa 6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato.

QUALI RIFIUTI BUTTIAMO A TERRA

A farla da padrone tra i rifiuti gettati a terra sono i mozziconi di sigarette che rappresentano il 27% dei rifiuti raccolti, seguiti da frammenti di carta pari al 23% del totale, pezzi non identificabili di plastica (6,6%), materiale da costruzione (tegole, mattoni) 6,3%, bottiglie di vetro e pezzi di bottiglie (4%), tappi di bottiglia o di barattoli/linguette di lattine (4%). La maggior parte dei rifiuti rinvenuti è riconducibile a due categorie specifiche, ovvero i prodotti “usa e getta” (piatti, posate e bicchieri di plastica ma anche cannucce, contenitori per cibo e fazzoletti) e gli “imballaggi. C’è poi la questione dei cestini per la raccolta dei rifiuti presenti in 46 dei 53 luoghi monitorati. Solo nel 30% dei casi sono predisposti per la differenziazione dei rifiuti secondo materiali. Poiché una delle maggiori cause della dispersione dei rifiuti nell’ambiente è il vento, nel monitoraggio viene specificato che solo in 18 punti su 53 (39%) è presente il coperchio utile a prevenire la dispersione di materiale. La presenza di tombini e canali di scolo è stata rilevata in 37 dei 53 transetti monitorati (70%). Uno dei principali vettori di rifiuti in ambiente marino sono proprio i canali e i corsi d’acqua spesso collegati con la rete fognaria urbana e la principale fonte dei rifiuti è la cattiva gestione di quelli di origine urbana. Nel 47% dei transetti (25 su 53) sono state notate zone di accumulo, per lo più sotto o nelle vicinanze di panchine. Fontanelle o distributori di acqua potabile sono presenti nel 58,5% dei transetti monitorati (31 su 53).

UN PROBLEMA IGNORATO: PULIAMO IL MONDO

Il tema dei rifiuti abbandonati è purtroppo un problema sempre attuale, come dimostrano i dati dell’indagine park litter, e che va affrontato continuando a promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione come fa da 29 anni Puliamo il mondo. Un modo semplice ma efficace per aiutare l’ambiente, per combattere la maleducazione.

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