Pasqua, si può viaggiare all’estero anche da zona rossa. Ma guai a oltrepassare la propria Regione

ROMA – Pasqua, si può viaggiare all’estero anche da zona rossa, ma è proibito oltrepassare la propria Regione. In Italia succede anche questo. E la conferma giunge direttamente dal Ministero dell’Interno assieme a un’ordinanza del Ministero della Salute che ne disciplina anche il rientro in Italia dai Paesi dell’Ue.

Il chiarimento
Sulla paradossale situazione ha cercato di fare luce Astoi Confindustria Viaggi, ovvero l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating in Italia in merito ad normativa alquanto nebulosa. “Non c’era chiarezza su come la normativa che consente di recarsi liberamente in un Paese dell’area UE/Schengen potesse conciliarsi con le misure restrittive adottate sul territorio nazionale in base alle fasce di rischio. Interpellato direttamente, il Viminale ha quindi dato parere positivo: anche in zona rossa e arancione, è possibile”.


La precisazione
Il Ministro degli Estri Luigi Di Maio ha voluto comunque precisare che “quello che noi abbiamo chiesto è di rimanere a casa e non spostarsi – ha detto – Chi va all’estero e rientra deve fare un tampone all’andata e al ritorno. Questo rientra nelle regole della mobilità europea. Ma non stiamo assolutamente consigliando ai cittadini di andare all’estero, anzi sconsigliamo di spostarsi perché siamo in una fase difficile”. Inoltre ci si può spostare da una Regione all’altra per raggiungere l’aeroporti munendosi di autocertificazione.

Viaggi consentiti
Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i cinque elenchi i Paesi in cui è possibile recarsi in base al rischio epidemiologico e agli obblighi da rispettare al rientro in Italia. Elenchi che sono stati aggiornati con una Ordinanza del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: A e B: “Viaggi all’estero per turismo senza limitazioni (se non quelle eventualmente imposte dai due Stati per l’ingresso nel loro territorio) sono consentiti verso San Marino e Città del Vaticano, che rientrano nell’elenco A”. Inoltre si può viaggiare all’estero per turismo – da/per i Paesi dell’elenco B, considerati a basso rischio epidemiologico. Al momento, purtroppo nessun Paese rientra nei parametri”. Per l’elenco C si fa riferimento alla nuova ordinanza Ministero della Salute: “viaggi all’estero consentiti, ma con tampone e quarantena. In base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per gli stati dell’elenco C sono consentiti senza necessità di motivazione. Quindi anche per turismo”.

Il rientro in Italia
In base alla nuova Ordinanza del Ministero della Salute, oltre alla compilazione dell’autocertificazione è anche “obbligatorio sottoporsi a test molecolare o antigenico 48 ore prima della partenza. Il test va effettuato a mezzo di tampone e deve essere risultato negativo. Indipendentemente dall’esito del test, coloro che rientrano dai Paesi dell’elenco C sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e sono tenuti a rispettare un periodo di quarantena di cinque giorni, da effettuarsi presso la propria abitazione o dimora, previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio  nazionale  al  Dipartimento  di  prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Alla fine dei cinque giorni, bisogna effettuare un nuovo test molecolare o antigenico”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome