Pericolo terrorismo, Fico: “L’Italia non può ritenersi immune”

La terza carica dello stato ha ricordato il sindacalista e militante del partito comunista italiano ucciso dalle Br

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Roberto Fico

MILANO – Ricordare Guido Rossa “costituisce un doveroso omaggio a un uomo di grande integrità e passione civile, che ebbe il coraggio di non guardare dall’altra parte. Mentre tanti fingevano di non comprendere o trattavano con indulgenza la minaccia brigatista”.
Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, commemorando in aula, a Montecitorio, il quarantesimo anniversario del barbaro assassinio dell’operaio, sindacalista e militante del Partito comunista italiano, ucciso mentre si recava al lavoro dalle Br. Perché ne aveva denunciato la propaganda all’interno dello stabilimento Italsider di Genova.

Il presidente della Camera ricorda Guido Rossa

“Ma la commemorazione odierna deve costituire anche l’occasione per ribadire che la nostra democrazia ha fronteggiato con successo. Senza rinunciare al rispetto dello Stato di diritto, gli attacchi del terrorismo e dello stragismo. Pericoli dai quali tuttavia il nostro Paese, nessun Paese, può ritenersi definitivamente immune. Lo dimostrano le indegne scritte contro Guido Rossa comparse ieri a Genova, verso le quali ribadisco la mia più ferma condanna”.

Fico sottolinea l’importanza della Costituzione

“Dobbiamo tutti rinnovare quotidianamente, pur nella diversità di ruoli e funzioni, l’impegno a fare piena luce sulle torbide vicende di quegli anni. E ad arginare nuove derive eversive che dovessero manifestarsi. In coerenza con i principi e i valori della nostra Carta costituzionale”, prosegue la terza carica dello Stato.

Pericolo terrorismo, l’Italia non ne è immune

E “occorre, come ha ricordato il presidente Mattarella, che siano assicurati alla giustizia e scontino la pena tutti coloro che, sotto le diverse sigle del terrorismo brigatista e dell’eversione neofascista, hanno commesso gravi reati e si sono dati alla fuga. A questo scopo, per contribuire alla verità e alla giustizia, considero prioritario proseguire nella declassificazione e pubblicazione dei documenti ‘segreti’ o ‘riservati’, acquisiti dalle varie Commissioni parlamentari d’inchiesta che hanno operato negli anni scorsi, anche in relazione a quelle vicende”, conclude Fico.

(LaPresse)

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